Perché Meloni si è fatta fotografare a tavola con un vassoio di granchi blu

Il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, cognato della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, è tornato a parlare del granchio blu. Protagonista (indesiderato) dell’estate italiana. Sul suo profilo Facebook, Lollobrigida ha scritto: «Conoscere e apprezzare il granchio blu è la soluzione per salvare il nostro ecosistema. Mancando un predatore nel Mediterraneo, è necessario che sia l’uomo ad assumersi la responsabilità di intervenire: da un lato i pescatori e dall’altro noi, iniziando a comprare questo crostaceo, scoprendone il gusto e il valore nutrizionale». È il testo che accompagna un video in cui il ministro ha spiegato il ruolo alimentare di un animale che per tutta l’estate ha danneggiato il lavoro dei pescatori dell’Adriatico.

Meloni a tavola serve un vassoio di granchi blu, la premier immortalata con il «killer dei mari»
La presidente del consiglio italiano con un vassoio di granchi blu (dal profilo del Ministro Francesco Lollobrigida)

La foto della premier, poi Coldiretti: ecco le ricette per il granchio blu 

Non è mancata la partecipazione anche di Meloni al dibattito sul granchio blu. È stato ancora una volta il cognato, in un post differente, a immortalare la presidente del Consiglio con un vassoio contenente diversi granchi pronti a essere portati in tavola. Nel frattempo la Coldiretti si è subito spesa nella comunicazione di ricette per un buon utilizzo dell’alimento. Dal granchio blu al rosmarino all’insalatina di granchio alla veneziana fino agli spaghettoni all’aglio saltati al granchio, sono alcuni dei piatti consigliati dai cuochi pescatori e contadini per combattere a tavola l’invasione del «killer dei mari» che sta devastando le coste nazionali con danni per milioni di euro agli allevamenti di cozze e vongole e all’intero ecosistema. Coldiretti ha accolto con favore la decisione della premier e del ministro dell’Agricoltura di «combattere» a tavola la specie aliena originaria delle coste Atlantiche dell’America che sta prendendo il sopravvento nei fondali delle nostre coste. Una presenza spinta dai cambiamenti climatici che hanno portato al riscaldamento delle acque e che hanno reso i mari italiani più idonei alla sua sopravvivenza e proliferazione.

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