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Pechino: «Sostegno ai Paesi islamici sulla questione palestinese»
Pechino ha tessuto relazioni commerciali e diplomatiche sia con Tel Aviv sia con i Territori palestinesi, mantenendosi sempre equidistante dalle fazioni in campo. Ma ora la Cina ha deciso di schierarsi, sostenendo «i Paesi islamici nel rafforzare l’unità e il coordinamento sulla questione palestinese» al fine di parlare «con una sola voce». È quanto ha detto il ministro degli Esteri della Repubblica Popolare, Wang Yi, nel corso di una telefonata avuta con l’omologo iraniano Hossein Amir -Abdollahian.
«Tel Aviv dovrebbe ascoltare seriamente gli appelli della comunità internazionale»
«La comunità internazionale dovrebbe agire per opporsi alle azioni di qualsiasi parte che danneggiano i civili», ha aggiunto Wang, che il 14 ottobre ha parlato anche con l’omologo saudita Faisal bin Farhan Al Saud della crisi in Medio Oriente, rilevando che che le azioni di Israele «sono andate oltre l’ambito dell’autodifesa» e che Tel Aviv «dovrebbe ascoltare seriamente gli appelli della comunità internazionale e del Segretario generale dell’Onu sullo stop alle punizioni collettive del popolo di Gaza».
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L’inviato speciale della Cina in Medio Oriente per premere sul cessate il fuoco
L’inviato speciale cinese Zhai Jun sarà in Medio Oriente nei prossimi giorni «allo scopo di coordinarsi con le varie parti per un cessate il fuoco, per proteggere i civili, per alleviare la situazione e per promuovere colloqui di pace». Lo ha riferito il network statale Cctv. La missione di Zhai era stata anticipata dal ministro degli Esteri cinese Wang, durante la conferenza stampa con l’omologo Ue Josep Borrell, al termine del Dialogo strategico Cina-Ue