Patrick Zaki rifiuta il volo del governo, slitta l’arrivo in Italia

Ad annunciarlo è lo stesso Patrick Zaki su Twitter: «C’è un leggero cambiamento nei piani» in quanto «i documenti ufficiali per revocare il divieto di viaggio saranno finalizzati domenica a mezzogiorno». Dopo la grazia presidenziale in Egitto, arrivata con la mediazione italiana, lo studente, inizialmente atteso in Italia venerdì, poi sabato, ha infine reso noto lui stesso che lo porteranno a Bologna solo domenica, via Milano e con un volo di linea. Il giovane ricercatore egiziano ha infatti rifiutato un volo speciale dal Cairo a Ciampino messo a disposizione da Palazzo Chigi, per evitare di dover incontrare o farsi assistere dalle autorità italiane.

Riccardo Noury: «Non è un gesto di opposizione politica»

Sulla scelta di viaggiare su un volo di linea si è espresso Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia: «Decidere di viaggiare su un volo di linea non è un gesto di opposizione politica, ma un gesto di indipendenza. La reputazione dei difensori dei diritti umani si basa sulla loro indipendenza dai governi. Ringraziano e apprezzano quando si fanno delle cose per loro, e infatti Patrick ha ripetutamente ringraziato governo e ambasciata».

Antonio Tajani: «Come torna è una sua scelta»

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato: «Gli è stata offerta questa possibilità ma non è un obbligo. A noi interessava liberarlo, poi come torna è una sua scelta».

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