Parental control, come funziona il blocco automatico delle sim intestate a minori

Dal 21 novembre 2023, le sim intestate a minori avranno attivo un sistema automatico di parental control per limitare la navigazione. Dopo il tentativo andato a vuoto nel 2020, con un emendamento al decreto Giustizia che non è mai stato rispettato dagli operatori telefonici, le nuove linee guida dell’Agcom diventeranno effettive.

Le categoria sottoposte al parental control

L’Agcom ha elencato le principali categorie che saranno sottoposte al parental control. Ci sono innanzitutto i contenuti per adulti, ovvero siti web vietati ai minori che mostrano nudità totale o parziale in un contesto sessuale pornografico, inclusi i siti che supportano l’acquisto online di tali beni e servizi. Saranno poi bloccati i siti che forniscono informazioni o promuovono il gioco d’azzardo, quelli che forniscono informazioni sulla vendita di armi e quelli che presentano o promuovono violenza o lesioni personali. Verranno bloccate anche pagine web che promuovo l’odio e la discriminazione e pagine che presentano la promozione di pratiche che possono danneggiare la salute, come quelle che promuovono l’anoressia o la bulimia, l’uso di stupefacenti, di alcol o di tabacco. Infine, verranno bloccati i cosiddetti “anonymizer“, cioè siti che rendono l’attività online non rintracciabile, e i siti che promuovono l’uso di incantesimi, maledizioni e poteri magici.

I genitori potranno personalizzare il blocco

Gli operatori potranno inserire nelle sim delle blacklist create da loro o prese da terze parti affidabili. Le sim presenteranno quindi dei blocchi di default e gratuitamente, ma i genitori potranno anche personalizzare il blocco, sbloccando alcune categorie o disattivando i filtri completamente. Qualora la sim fosse intestata a un genitore, sarà compito di quest’ultimo attivare il Parental Control sulla scheda telefonica del figlio minore.

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