Papà biologico gravemente malato: via libera all’adozione per l’altro papà

Una coppia omosessuale di Trento rischiava che il proprio figlio rimanesse orfano in caso di morte del padre biologico, gravemente malato. Entrambi sono riconosciuti come genitori legali in Canada, dove hanno avuto il loro bambino tramite gestazione per altri, ma in Italia non sono ancora riusciti a far registrare l’atto di nascita con doppia paternità. Nel mese di marzo 2023, però, quando il padre legale si è ammalato gravemente, si sono rivolti alla magistratura e in breve tempo hanno ottenuto la stepchild adoption, vale a dire l’adozione da parte del partner.

L’adozione per le coppie omosessuali non è normata da una legge specifica

Queste le parole dell’avvocato della coppia Michele Giarratano: «Vista la gravità della situazione e il rischio concreto che il bambino rimanesse orfano, il tribunale dei minori di Trento e il suo presidente, Giuseppe Spadaro, hanno cercato di fare tutto il percorso nel minor tempo possibile facendo comunque un’istruttoria completa con i servizi sociali che hanno fatto l’indagine e le udienze necessarie». La sentenza di accoglimento è arrivata il 21 luglio, a distanza di solo quattro mesi dalla richiesta – in molti casi, il procedimento può richiedere anche diversi anni. Lo stesso Giarratano ha però fatto notare come in Italia, a differenza di quanto accade per le coppie di fatto eterosessuali (dove il partner può adottare il figlio grazie a una legge specifica), per gli omosessuali non esiste una norma che regoli l’adozione. A causa di ciò, le decisioni vengono prese su base giurisprudenziale e non normativa. «Fortunatamente, la giurisprudenza in merito, è ormai abbastanza forte, con anche la Corte costituzionale che è intervenuta in merito», ha aggiunto.

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