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Paola Minaccioni: età, biografia e carriera dell’attrice e comica
Paola Minaccioni, nata a Roma il 25 settembre 1971, è un’attrice, comica e conduttrice radiofonica. Durante la sua carriera ha vinto un Globo d’Oro come migliore attrice per Magnifica presenza di Ferzan Özpetek (2012) e un Nastro d’Argento come miglior attrice per il film Allacciate le cinture di Ferzan Özpetek (2014).
Paola Minaccioni: biografia e carriera
Paola ha debuttato al cinema nel 1993 con il film Le donne non vogliono più, regia di Pino Quartullo, e durante gli Anni 90 si è divisa tra teatro e cabaret collaborando, tra gli altri, con Lillo e Greg. Ha fatto il suo esordio in televisione con la miniserie La forza dell’amore (1998). Nel 2o03 è tornata a recitare sul grande schermo con il film Cuore sacro diretto da Ferzan Ozpetek, che l’ha diretta anche nei film di successo Magnifica presenza e Allacciate le cinture. Di seguito è apparsa in ruoli minori nei film come Fascisti su Marte, regia di Corrado Guzzanti e Igor Skofic (2006), Notte prima degli esami – Oggi, di Fausto Brizzi (2007) e Cemento armato, per la regia di Marco Martani (2007).
Dal 2007 al 2011 ha riscosso successo entrando nel cast della fiction Un medico in famiglia. Subito dopo la pellicola Mine vaganti di Ferzan Ozpetek, ha recitato anche in Faccio un salto all’Avana, regia di Dario Baldi (2011), Viva l’Italia, regia di Massimiliano Bruno (2012), Pazze di me, regia di Fausto Brizzi (2013), Benedetta follia, regia di Carlo Verdone (2018), Lockdown all’italiana, regia di Enrico Vanzina (2020) e il recente Un matrimonio mostruoso, regia di Volfango De Biasi (2023). In televisione ha preso parte a Notte prima degli esami ’82 (2011), Le fate ignoranti – La serie, regia di Ferzan Ozpetek (2022) e A muso duro – Campioni di vita, regia di Marco Pontecorvo (2022).
Paola Minaccioni: la vita privata
Essendo una persona molto riservata, non è noto se sia sposata o abbia figli. In un’intervista a Vanity Fair ha confessato: «Nella mia vita ho amato tanto, sono stata tradita, ho lasciato. La monogamia è difficile, portare avanti per tanto tempo un rapporto, anche sessuale, è faticoso. Il tradimento esiste, è dietro l’angolo. Se un uomo non ti apprezza hai due possibilità: o ti spegni, o reagisci e lo pianti. Ho scelto la seconda».