Oscar Pistorius, chi è l’ex velocista uscito dal carcere con la condizionale

Oscar Leonard Carl Pistorius, nato a Johannesburg il 22 novembre 1986, è un ex velocista sudafricano, campione paralimpico nel 2004 sui 200 metri piani e nel 2008 sui 100, 200 e 400 metri piani. Il suo nome è tornato al centro delle cronache a seguito della decisione della Commissione per la libertà vigilata di scarcerarlo dopo 10 anni di detenzione a seguito dell’omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp avvenuto nel giorno di San Valentino del 2013.

Oscar Pistorius: the fastest man on no legs

Soprannominato the fastest man on no legs (l’uomo senza gambe più veloce) e Blade Runner (un gioco di parole sulle sue protesi agli arti inferiori), Pistorius vive con un’amputazione bilaterale e per correre utilizzava protesi speciali in fibra di carbonio chiamate cheetah (ghepardo). È stato il decimo atleta a partecipare sia alle Olimpiadi che alle Paralimpiadi, ma è stato il primo a vincere una medaglia in una competizione per atleti normodotati, ottenendo l’argento con la staffetta 4×400 metri sudafricana ai Mondiali di Taegu 2011, correndo solo in batteria. Questo risultato, al 2023, rimane unico nel suo genere.

Gli inizi e i primi successi paralimpici

Figlio di Henke e Sheila Pistorius (deceduta nel 2002), Oscar è nato con una grave malformazione (entrambi i peroni erano assenti e i piedi erano gravemente malformati), che lo costrinse, all’età di 11 mesi, a subire l’amputazione delle gambe. Durante gli anni del liceo, si dedicò al rugby e alla pallanuoto, ma un infortunio lo orientò verso l’atletica leggera, inizialmente per motivi riabilitativi e successivamente per scelta. Il bisnonno materno era un italiano emigrato in Kenya. Il suo primo impegno di rilievo avvenne ai Giochi paralimpici di Atene del 2004. A 17 anni, ottenne la medaglia di bronzo nei 100 metri piani e l’oro nei 200 metri piani, superando anche atleti amputati singoli più quotati come gli statunitensi Marlon Shirley e Brian Frasure. Nel 2005, Pistorius manifestò il desiderio di competere con atleti normodotati ai Giochi olimpici di Pechino 2008, ma ci riuscì solo dopo una prima richiesta respinta da parte dell’IAAF.

Le vicende giudiziarie e la detenzione

Il 13 settembre 2008, Oscar Pistorius venne arrestato in seguito a una denuncia di aggressione e passò una notte in carcere. L’incidente coinvolse una ragazza ubriaca che, dopo aver danneggiato la porta della casa di Pistorius, lo accusò erroneamente di averla attaccata. Il rilascio di Pistorius avvenne solo dopo che la verità emerse e la polizia si scusò per l’errore. Il 14 febbraio 2013 l’uomo venne nuovamente arrestato e interrogato con l’accusa di omicidio per la morte della sua fidanzata, la modella 29enne Reeva Steenkamp, colpita da colpi di pistola. Pur riconoscendosi colpevole e sostenendo di aver sparato accidentalmente scambiandola per un intruso, ottenne la libertà su cauzione il 22 febbraio, dopo otto giorni di detenzione. Il processo iniziò il 3 marzo 2014 a Pretoria e venne dichiarato colpevole di omicidio colposo. Il 3 dicembre 2015, la Corte Suprema d’Appello Sudafricana riconobbe Pistorius colpevole di omicidio volontario e rinviò il caso a un giudice di prima istanza per determinare una pena adeguata. Nel luglio 2016, Pistorius venne condannato a sei anni di carcere. Nel novembre 2017, la Corte Suprema d’Appello aumentò la pena a 13 anni e sei mesi. Ora la concessione della libertà condizionata.

Powered by WordPress and MasterTemplate