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Orsa Jj4 e Mj5, entro lunedì la sentenza sull’abbattimento
Il Consiglio di Stato non si pronuncerà più oggi, giovedì 13 luglio 2023, riguardo alle sorti delle due orse Jj4 e Mj5. A differenza di quanto precedentemente annunciato, il parere arriverà nelle prossime ore.
La sentenza sul destino di Jj4 e Mj5 attesa a breve: lunedì è il termine ultimo
La decisione rispetto all’abbattimento dei due plantigradi potrebbe in realtà arrivare già nella giornata di domani, venerdì 14 luglio, o in alternativa (al massimo) all’inizio della prossima settimana. A confermarlo in queste ore all’Adnkronos è stato l’avvocato della Lega Nazionale della difesa del cane, Paolo Letrari, ascoltato insieme agli avvocati delle associazioni Leal, Lav e Oipa quest’oggi dal Consiglio di Stato. In questa stessa occasione, Letrati ha dichiarato: «Sono 10 anni che portiamo avanti le nostre battaglie e nel corso degli anni abbiamo visto un peggioramento costante. Noi non vogliamo che la questione diventi motivo di campagna elettorale». A parlare della questione, oggi stesso, è stato anche Massimo Vitturi, responsabile LAV per gli animali selvatici, che ha sottolineato come alla luce dei fatti si rischi di arrivare a un paradosso giudiziario: «Se il ricorso dell’associazione dovesse essere rigettato, e quindi gli orsi dovessero essere uccisi, il Tar di Trento, che il 14 dicembre dovrà decidere nel merito dei ricorsi depositati dall’associazione, si troverebbe nella paradossale posizione di decidere sulla legittimità dei decreti di abbattimento emessi da Fugatti quando gli orsi potrebbero essere stati già uccisi».
Le associazioni animaliste si preparano a dare battaglia
L’orsa Jj4 è la stessa che lo scorso aprile aveva aggredito e ucciso il runner Andrea Papi nei boschi sopra Calves, in Trentino Alto-Adige. L’orsa Mj5, invece, è l’animale che ha aggredito lo scorso marzo l’escursionista Alessandro Cicolini. Proprio alla luce della loro storia “problematica”, i due animali potrebbero presto essere abbattuti per evitare che si possano rendere protagonisti di nuovi attacchi agli esseri umani. La tensione sul tema è però altissima e le associazioni animaliste non hanno intenzione di retrocedere nemmeno di un centimetro. Nel merito della questione il Partito animalista europeo ha già indetto due imminenti manifestazioni, con il suo presidente Stefano Fuccelli che ha tuonato: «Saremo davanti ai cancelli del Casteller determinati a fare da scudo umano per impedirne l’uccisione».