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Omicidio Melania Rea, la storia della donna uccisa a Colle San Marco
Melania Rea era una ragazza di soli 28 anni trovata morta il 20 aprile del 2011 nel boschetto delle Casermette di Ripe di Civitella del Tronto, in provincia di Teramo. Il suo nome, in realtà, era salito all’attenzione della cronache già due giorni prima, quando era misteriosamente scomparsa a Colle San Marco dove si era recata con il marito, Salvatore Parolisi, e la figlia di 18 mesi. Sul corpo della donna, ritrovato grazie a una telefonata anonima partita da una cabina nel centro di Teramo, la successiva autopsia ha rilevato la presenza di 35 coltellate inflittegli, si scoprirà solo grazie alle indagini, dal marito. Costui, istruttore del 235° Reggimento Piceno, è stato condannato a scontare 20 anni di carcere con il rito abbreviato. L’attenzione sul caso si è riaperta dopo che il 5 luglio 2023 è stato reso pubblico che Parolisi gode della possibilità di avere di permessi premio in carcere.
La storia dell’omicidio di Melania Rea
Il 18 aprile 2011, il giorno della scomparsa di Melania Rea, è proprio Salvatore Parolisi a chiamare le forze dell’ordine per dichiarare di aver perso contatto con sua moglie. Iniziano così le ricerche, ma il corpo della 28enne viene ritrovato solo grazie alla telefonata di un anonimo che indica il luogo dove poi verrà scoperto il cadavere. La donna è stata ritrovata seminuda con sul corpo i segni di ben 35 coltellate. Lo sviluppo delle indagini portò gli inquirenti a valutare come responsabile proprio Salvatore Parolisi, che avrebbe ucciso la moglie a seguito di un litigio. Da quanto è emerso, l’uomo aveva una relazione parallela con una sua collega e, proprio questo aspetto, avrebbe portato al terribile omicidio di Melania Rea.
Salvatore Parolisi esce dal carcere
Per il delitto, Parolisi è stato condannato, con rito abbreviato, a 20 anni di carcere. Lui continua a dichiararsi innocente e, dopo 12 anni di reclusione, ha ottenuto la possibilità di uscire dal carcere con dei permessi premio.