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Netanyahu: «Hamas pensava di spezzarci, ma saremo noi a farlo»
«Hamas pensava che saremmo crollati, ma saremo noi a spezzare loro». Lo ha detto Benjamin Netanyahu, aprendo la prima riunione del gabinetto del governo di emergenza: «Lavoriamo 24 ore su 24 come una squadra, con un fronte unito. Questo trasmette un messaggio chiaro al popolo, al nemico e al mondo». Scaduta la tregua concessa da Israele, sono infatti subito ripresi i raid dell’Idf, che si sta preparando all’offensiva di terra. L’Autorità nazionale palestinese ha annunciato che il numero dei morti nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania è salito a 2.384, mentre quello dei feriti a 10.250. Circa 1.400 le vittime in Israele. Un convoglio di rifugiati interni, sostiene Hamas, sarebbe stato colpito da un raid aereo israeliano causando 70 morti, circostanza smentita da Tel Aviv, che da giorni sta gettando volantini dal cielo, delineando un percorso che non sarà oggetto di alcun attacco.

Un milione di sfollati, Israele riapre le condutture dell’acqua
L’Onu ha stimato che, dopo la prima settimana di guerra, a Gaza ci siano un milione di sfollati. Per gli abitanti della Striscia resta la minaccia dei missili di Tel Aviv, ma almeno dopo un blocco durato quasi una settimana Tel Aviv ha riaperto le condutture dell’acqua nel sud di Gaza. Lo ha detto alla Cnn il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan, riferendo di essere stato informato da dirigenti israeliani.
LEGGI ANCHE: Pechino: «Sostegno ai Paesi islamici sulla questione palestinese»
Sono 126 gli ostaggi nelle mani di Hamas: l’appello del Papa per la liberazione
L’esercito israeliano ha reso noto che sono 126 gli ostaggi confermati nelle mani di Hamas. L’organizzazione terroristica aveva comunicato che 13 dei prigionieri (tra cui alcuni stranieri) sono rimasti uccisi sotto i bombardamenti di Tel Aviv. «Continuo a seguire con tanto dolore quanto accade in Israele e in Palestina e penso ai tanti, in particolare ai piccoli e agli anziani. Rinnovo l’appello per la liberazione degli ostaggi»: così papa Francesco dopo la recita dell’Angelus davanti ai fedeli riuniti in piazza San Pietro.
Si rispetti il diritto umanitario, soprattutto a Gaza. Per favore, non si versi altro sangue innocente, né in Terra Santa, né in Ucraina o in qualsiasi altro luogo! Basta! Le guerre sono sempre una sconfitta, sempre!
— Papa Francesco (@Pontifex_it) October 15, 2023
Avviata l’evacuazione di Sderot, che torna nel mirino delle Brigate al-Qassam
L’esercito israeliano ha avviato lo sgombero di Sderot, situata a ridosso della striscia di Gaza e teatro di efferatezze da parte di Hamas. La città conta 30 mila abitanti, che avranno diritto di soggiornare in pensioni a spese dello Stato in luoghi più sicuri di Israele. Secondo i media, l’evacuazione non è obbligatoria e chi lo ritiene opportuno può restare nella propria abitazione. Le Brigate al-Qassam, il braccio armato di Hamas, nel pomeriggio ha rivendicato il lancio di una salva di missili su Sderot in risposta agli attacchi contro i civili a Gaza.

Gli ebrei ortodossi che vogliono combattere, nonostante l’esenzione dalla leva
Circa 1.500 ebrei ultra-ortodossi (haredim) di età superiore a quella per l’esenzione dalla coscrizione militare (26 anni) hanno chiesto di unirsi al servizio di riserva dell’esercito dall’inizio del conflitto. Le domande, scrivono i media israeliani, saranno ora valutate dalle forze armate: di norma, infatti, per gli ebrei ortodossi in Israele c’è l’esenzione dalla leva.
Teheran, grave un alto ufficiale dell’intelligence vittima di un attentato
Un alto ufficiale dell’intelligence del Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica, Mohammed Akiki, è stato vittima di un attentato a Teheran: raggiunto da alcuni spari, si trova ricoverato in ospedale in condizioni critiche. C’è l’ipotesi che l’agguato sia parte della risposta di Israele all’attacco di Hamas.