Netanyahu: «Ci stiamo preparando all’invasione di Gaza»

«Israele si sta preparando per l’invasione di terra a Gaza ma non è possibile dare altri dettagli al momento». Sono le parole del premier Benyamin Netanyahu pronunciate nel suo discorso alla nazione. «Ci sono circa 200 ostaggi nelle mani di Hamas» – ha aggiunto – «stiamo facendo tutto il possibile per riportarli a casa». E ancora: «Il 7 ottobre è stato un giorno nero. Chiariremo tutto quello che è successo. Tutti dovranno dare spiegazioni per quell’attacco, a cominciare da me. Ma solo dopo la guerra. Il mio compito ora è quello di guidare il Paese in guerra fino alla vittoria».

«Oltre metà degli ostaggi è cittadino straniero»

Il governo israeliano ha inoltre reso noto che oltre la metà dei 220 ostaggi che si stima siano nelle mani di Hamas hanno cittadinanza straniera e provengono da 25 Paesi differenti. Nello specifico, tra gli ostaggi ci sono 54 cittadini thailandesi, 15 argentini, 12 tedeschi, 12 americani, 6 francesi, 6 russi e 5 nepalesi. Si ritiene che molti abbiano la doppia nazionalità israeliana, ma alcuni, come i thailandesi e i cinque ostaggi nepalesi, quasi certamente no. In Israele, i lavoratori provenienti dalla Thailandia sono circa 30 mila e sono impiegati soprattutto nel settore dell’agricoltura. Sempre secondo quanto riferito dal governo israeliano, dopo l’attacco del 7 ottobre sono morte o risultano disperse 328 persone provenienti da 40 Paesi.

Macron: «Operazione di terra a Gaza sarebbe un errore»

Prima di decollare dal Cairo, dove ha incontrato il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, il premier francese Emmanuel Macron ha dichiarato: «Se si tratta di un intervento massiccio che mette in pericolo la vita delle popolazioni civili, allora penso che sia un errore perché non protegge Israele a lungo termine e perché non è compatibile con il rispetto per le popolazioni civili, il diritto internazionale umanitario e persino le regole di guerra».

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