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Mostra di Venezia 2023, preapertura dedicata a Gina Lollobrigida
Gina Lollobrigida sarà ancora una volta protagonista alla Mostra del Cinema di Venezia. La Biennale ha deciso di dedicare alla diva, scomparsa a gennaio all’età di 95 anni, la preapertura dell’80esima edizione del festival, in programma il 29 agosto alle 21 in sala Darsena. In prima mondiale arriveranno infatti le versioni restaurate di Portrait of Gina in cui Orson Welles intervista diverse celebrità del cinema italiano, tra cui la stessa Lollo, e de La provinciale, tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia e diretto da Mario Soldati. Il 30 agosto con il film Challenger di Luca Guadagnino si aprirà il cartellone della kermesse, in programma fino al 9 settembre. Atteso per il 25 luglio il calendario completo dei film in concorso per il Leone d’Oro, su cui probabilmente peserà l’assenza degli attori hollywoodiani in sciopero.
Mostra di Venezia, i dettagli della preapertura dedicata a Gina Lollobrigida
I due film fanno parte del programma Venezia Classici e rientrano in un progetto di iniziative ideato dal sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni e dalla Presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia, che comprende due mostre fotografiche a Venezia e Roma. Previsto anche un premio speciale per i giovani talenti che sarà presentato durante la Mostra del Cinema. Portrait of Gina è un episodio pilota di 27 minuti che Orson Welles girò nel 1958 per una serie di Abc, lasciata però incompiuta. Inedito fino al 1986, venne presentato proprio a Venezia in occasione del primo anniversario della morte del regista americano. Nel breve filmato, Welles intervista non solo Gina Lollobrigida, ma anche Vittorio De Sica, Paola Mori e Anna Gruber. «Non è propriamente un documentario», disse lo stesso cineasta nel 1958. «Piuttosto un saggio personale che, nella tradizione del diario, cerca solo di non dire bugie».
Per quanto riguarda La provinciale, si tratta del dramma con cui Mario Soldati adattò nel 1953 l’omonimo romanzo di Alberto Moravia. Gina Lollobrigida compare nei panni della protagonista Gemma, dando vita a quella che la Biennale ha definito «una delle migliori interpretazioni della sua carriera». Donna di umili origini, figlia di un affittacamere, si innamora del ricco giovane Paolo (Franco Interlenghi). Non può però sposarlo in quanto scopre che si tratta di un fratellastro illegittimo, pertanto si rassegna a convolare a nozze con un professore per cui però non prova nulla. Su ricatto della contessa Elvira (Alda Mangini), finirà per divenire amante di un certo Vittoni (Renato Baldini). Per il restauro è stato utilizzato il negativo originale, integrato con un controtipo per sopperire ai fotogrammi mancanti o danneggiati.