Mosca, il giornalista statunitense Evan Gershkovich resta in carcere

A stabilirlo è il tribunale di Mosca con la decisione secondo la quale il giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich deve rimanere in prigione, con l’accusa di spionaggio, almeno fino alla fine di agosto. Come riportato da AP, l’appello del giornalista americano per il rilascio è stato presentato tramite impugnazione della decisione del tribunale da parte dei suoi legali, ma è stato respinto.

Mosca, il giornalista Evan Gershkovich, del Wall Street Journal, resta in carcere per spionaggio. Il processo si è volto a porte chiuse.
Manifestazione per Evan Gershkovich (Getty Images).

Mosca, resta in carcere il giornalista del Wall Street Journal

Evan Gershkovich, con indosso una maglietta nera e jeans azzurri, è apparso teso e camminava avanti e indietro all’interno dello spazio riservato agli imputati, prima dell’inizio dell’udienza presso il tribunale della città di Mosca, ma ha anche sorriso e chiacchierato con i suoi genitori, presenti in aula. Il procedimento si è svolto a porte chiuse e ai giornalisti è stato chiesto di uscire. La sentenza è stata trasmessa su due grandi schermi in ??una stanza separata del tribunale.

Visite in prigione negate all’ambasciata americana 

L’ambasciatrice statunitense Lynne Tracy, sul posto, ha dichiarato che: «Evan ha continuato a mostrare una forza e una resilienza notevoli in queste circostanze molto difficili», ma si è detta «estremamente delusa» dalla sentenza, ribadendo che Gershkovich è «innocente» e che le accuse della Russia contro di lui sono prive di fondamento. Tracy ha concluso dicendo: «chiediamo alla Federazione Russa di rilasciarlo», rivelando che all’ambasciata degli Stati Uniti è stato negato l’accesso in prigione in tre occasioni dall’ultima volta, risalente al mese di aprile. Il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov ha detto ai giornalisti che il ministero sta valutando un’altra richiesta di visita da parte dell’ambasciata.

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