Archivio
- Novembre 2024 (39)
- Agosto 2024 (1)
- Dicembre 2023 (73)
- Novembre 2023 (1333)
- Ottobre 2023 (1631)
- Settembre 2023 (1468)
- Agosto 2023 (1417)
- Luglio 2023 (1389)
- Giugno 2023 (441)
- Maggio 2020 (30)
- Marzo 2020 (94)
- Febbraio 2020 (1)
- Gennaio 2018 (10)
Morto suicida il capitano della squadra thailandese intrappolata in una grotta nel 2018
Duangphet Phromthep, 17 anni e capitano della squadra di calcio thailandese dei Wild Boars rimasta intrappolata in una grotta nel 2018, si è tolto la vita il 12 febbraio 2023 mentre era a scuola, nel Regno Unito. La causa della morte è stata certificata a novembre dalle autorità inglesi dopo una lunga inchiesta.
Il clamore mediatico della vicenda
Nel giugno del 2018 i media di tutto il mondo avevano seguito con apprensione lui e i suoi compagni dopo che un’improvvisa tempesta monsonica li aveva bloccati nella grotta di Tham Luang Nang Non, in Thailandia, per nove giorni. I ragazzi e il loro allenatore di 25 anni erano stati salvati da un’operazione internazionale di ricerca che ha coinvolto 10 mila persone, e le immagini del loro salvataggio erano state trasmesse in tutto il mondo. La loro storia è stata anche raccontata in un documentario su Netflix, The trapped 13: come siamo sopravvissuti, e da un film, Tredici vite di Ron Howard. La drammatica vicenda che ha coinvolto il gruppo di giovani ha fatto guadagnare a Duangphet, conosciuto come “Dom”, una fama mondiale come capitano della squadra di football.

Dom «non voleva essere sotto i riflettori»
Le cause dietro al gesto estremo di Dom non sono note. Alcuni media riportano che il giovane soffrisse lo stress derivato dal clamore mondiale che la vicenda aveva attratto su di lui. Stando a quanto ha riferito al Times la psicologa che lo aveva seguito dopo l’incidente, «Dom non voleva essere sotto i riflettori. Non gli piaceva che le persone lo cercassero o che gli chiedessero della vicenda della grotta. Si lamentava del fatto che la sua privacy non venisse protetta». L’inchiesta su Dom è stata aperta il 22 febbraio e si è conclusa il 4 ottobre presso la corte del coroner di Leicester. Nel verbale dell’inchiesta, la professoressa Catherine Mason ha dichiarato: «Phromthep non era noto ai servizi di salute mentale e non si sa perché abbia intrapreso le azioni che ha compiuto. Non poteva essere previsto né evitato». «L’indagine della polizia», ha aggiunto Mason, «non ha trovato prove di coinvolgimento di terzi o circostanze sospette».
The funeral for Duangphet Phromthep culminated on Monday (3/6) with the scattering of his ashes into a river in Thailand’s northernmost border province. He was one of the 12 Thai boys who were trapped in a flooded cave with their soccer coach in 2018.#SEAToday #SEATodayNews pic.twitter.com/yx12ASEYHh
— SEA Today News (@seatodaynews) March 7, 2023