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Morgan, è scontro con Andrea Scanzi: «Sono anni che ce l’hai con me»
Il duro sfogo che Marco Castoldi in arte Morgan ha dedicato agli spettatori del suo recente concerto sul palco del Festival della Bellezza 2o23 di Selinunte continua a fare discutere, nonostante le scuse da parte dell’ex leader dei Bluvertigo, Andrea Scanzi è partito all’attacco. Dichiarazioni, quelle del giornalista, che hanno ricevuto una replica pressoché immediata da parte del diretto interessato.
Andrea Scanzi: «Morgan è un distruttore di tutto ciò che tocca»
Con un video su Facebook, il giornalista ha commentato con tono critico il siparietto di cui Morgan si è reso protagonista a Selinunte, sottolineando come l’artista dal suo punto di vista continui a non essere né credibile né tantomeno difendibile. «Morgan è un distruttore di tutto quello che tocca e gli si perdona praticamente ogni cosa», ha detto Scanzi. «Se ogni volta che apri bocca dici cose inaccettabili, prima o poi il problema si deve porre. E tutti se lo sono posti, alla fine. Non ne ho mai avuto grande stima, ho sempre pensato che i Bluvertigo erano i più deboli. Erano tutti più bravi dei Bluvertigo negli anni 90, dagli Afterhours ai Marlene Kuntz, dai Modena City Ramblers ai Negrita».
Non pago, il giornalista ha poi ricordato i motivi per cui, tempo fa, si era scontrato con Morgan proprio riguardo a Franco Battiato. «Ebbe la maleducazione infinita di attaccare la famiglia Battiato, perché avevano messo sulla lapide il nome vero: Francesco Battiato», ha sottolineato il giornalista. «Cominciò a chiamarsi Franco perché glielo consigliò Gaber. Io trovai molto maleducata questa cosa che doveva rimanere privata. Io scrissi un post anche molto forte contro di lui. Non mi piace niente di lui, a parte una sua vaga erudizione musicale».
Morgan parla di diffamazione: «Scanzi non può ledere la mia persona»
Dopo l’attacco di Andrea Scanzi, Morgan si è difeso, sottolineando come esista una differenza tra l’espressione di un’opinione, diritto sacrosanto di qualunque giornalista che fa informazione, e la diffamazione vera e propria. «Sono molti anni che questo signore, con estremo disprezzo, parla di me», ha ricordato riferendosi al giornalista. «Non gradisce, evidentemente, ce l’ha su con me. È legittimo, è normale. Dico che il giornalista può avere benissimo, come è giusto che sia, la libertà di esprimere la sua opinione su quello che sente e che vede per quanto riguarda i prodotti che ci sono sul mercato: film, libri, dischi. È liberissimo. Non è libero, però, di insistere». Morgan si è poi rivolto direttamente a Scanzi, secondo lui reo di averlo diffamato. «Può fare una critica negativa, ripeto. Ma non può ledere la mia persona. La diffamazione è rovinare la fama, la reputazione. E lui fa questo e con ostinazione. Non è che sta esprimendo un’opinione verso un oggetto di arte, lui ci tiene a convincere il pubblico che io non valgo come artista. È scorretto. Questa cosa non si può fare. Se Andrea Scanzi non gradisce quello che faccio come musicista, lui è libero di criticarlo ma non può insistere sul fatto che io non valgo niente. Non si fa, Andrea. Questa cosa è immatura. Metti la testa a posto».