Mondiali di nuoto, Benedetta Pilato bronzo nei 50 rana

Benedetta Pilato ha vinto il bronzo nei 50 rana ai Mondiali di nuoto di Fukuoka. L’azzurra ha chiuso al terzo posto in 30”04 la finale vinta dalla lituana Ruta Meilutyte, oro e record del mondo con il tempo di 29”16. Argento per l’americana Lilly King. «Dopo un anno così, mi merito questa medaglia», ha detto l’azzurra al termine della gara, nell’ultimo giorno di gare.

Mondiali di nuoto: Pilato bronzo nei 50 rana donne. Oro e record del mondo per la lituana Meilutyte. Argento per l'americana King.
Lilly King, Ruta Meilutyte e Benedetta Pilato (Getty Images).

La nuotatrice azzurra: «I record? Sono fatti per essere battuti»

«L’anno prossimo ci saranno cambiamenti ma sono felice di chiudere così il percorso. Se me lo aspettavo? No, ho iniziato a sperarci nelle batterie. Mi sono mancati gli ultimi cinque metri, ma va bene così», ha affermato Pilato ai microfoni di Sky. Dopo 13 anni con il tecnico Vito D’Onghia, la campionessa si allenerà a Torino con Antonio Satta. Quanto al record del mondo stabilito dalla neo campionessa Meilutyte, che ha abbassato quello precedente di 29”30 stabilito proprio da Pilato ai campionati europei di Budapest nel 2021, la nuotatrice ha detto che i primati «sono fatti per essere battuti». Ai Mondiali di nuoto l’atleta azzurra vantava già due argenti nei 50 rana e un oro nei 100 rana.

L’Italia chiude con 14 medaglie: due ori, sette argenti, cinque bronzi 

Nella finale dei 50 dorso, Thomas Ceccon si è dovuto accontentare del quinto posto. «Mi sentivo bene, il podio così alto non me lo aspettavo. Non dovevo difendere niente e ho provato a farla al meglio. Forse sono partito troppo forte. È stato un bel Mondiale, avevo degli obiettivi e li ho raggiunti», ha dichiarato. Con il bronzo conquistato Pilato nei 50 rana si chiude così a quota 14 medaglie la spedizione mondiale azzurra in Giappone. Due ori, quelli di Ceccon nei 50 farfalla e della 4×1500 in acque libere (con Barbara Pozzobon, Ginevra Taddeucci, Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza). Sette argenti e cinque bronzi completano il quadro.

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