Milano, betoniera travolge e uccide una donna in bici

Una donna di 60 anni è morta dopo essere stata travolta da una betoniera mentre, in bici, si trovava nei pressi di piazza Durante, a Milano. La ciclista, giovedì 22 giugno intorno alle 9.15, proveniva da via Predabissi mentre il mezzo pesante, girando a destra verso la piazza, potrebbe non averla vista. Poi lo schianto. Sul posto è immediatamente intervenuto il personale del 118 che è riuscito a rianimarla. Poi è stata trasportata al Policlinico di Milano in codice rosso. Dopo poche ore, la donna non ce l’ha fatta. Si tratta dell’ennesima tragedia con protagonisti un mezzo pesante e un ciclista.

Una ciclista di 60 anni è rimasta vittima di un incidente con una betoniera
Alcuni ciclisti lungo la pista ciclabile di Porta Nuova a Milano (Getty).

La donna è la quinta ciclista morta negli ultimi mesi

La 60enne è la quinta persona a rimanere uccisa in bici in incidenti con mezzi pesanti. L’ultimo in ordine temporale era stato Li Tianjao, il 17 maggio, cuoco di 53 anni travolto da un tir in via Comasina. Circa un mese prima, il 20 aprile, è stata Cristina Scozia a perdere la vita, anch’essa in bicicletta, travolta da una betoniera in corso Porta Vittoria. Il primo di febbraio, invece, Veronica D’Incà è stata investita in piazzale Loreto, mentre il 2 novembre del 2022 Silvia Salvarani è molta ai Bastioni di Porta Nuova per un incidente simile. A loro si aggiunge anche la 95enne Angela Bisceglia, che il 9 febbraio 2023 è stata schiacciata da un furgone in retromarcia mentre camminava sul marciapiede. L’8 novembre 2022, inoltre, il 14enne Luca Marangoni è morto dopo essersi scontrato con la sua bicicletta contro un tram.

Una ciclista di 60 anni è rimasta vittima di un incidente con una betoniera
A novembre, in un altro incidente, un 14enne è rimasto ucciso dopo essersi scontrato in bici con il tram (Imagoeconomica).

Legambiente Lombardia: «Ancora nessun provvedimento è stato preso»

Sulla vicenda interviene anche Legambiente Lombardia: «Nessun provvedimento effettivo ed efficace dopo l’ordine del giorno approvato dal consiglio comunale il 4 maggio sulle prescrizioni alla circolazione dei mezzi pesanti. Il sindaco deve agire adesso, agghiacciante stillicidio di vittime a fronte di imbarazzanti ritardi amministrativi». Sul Fatto quotidiano, anche le testimonianze di altri ciclisti che assistito la donna in attesa dei soccorsi: «Mi sono venuti i brividi quando ho saputo dell’incidente: faccio questa strada tutte le mattine e ogni giorno rischio la vita».

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