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Migranti, sbarchi più che raddoppiati nei primi sette mesi del 2023
Gli sbarchi dei migranti più che raddoppiati nei primi sette mesi del 2023 rispetto al periodo gennaio-luglio del 2022. Lo evidenzia il bilancio del Viminale nella giornata di Ferragosto. Gli arrivi dei migranti via mare quest’anno sono stati 89.158 rispetto ai 41.435 dell’anno passato, con una variazione percentuale del 115,18 per cento. Sul totale delle persone arrivate 10.285 sono minori non accompagnati.

Il principale Paese di partenza verso l’Italia è la Tunisia
In particolare 64.764 migranti sono stati soccorsi a seguito di eventi Sar, 3.777 sono stati soccorsi da ong (lo scorso anno i salvataggi erano stati 6.224) mentre sono 24.394 (+27,36 per cento) quelli arrivati con gli sbarchi autonomi. Il principale Paese di partenza verso l’Italia è la Tunisia, mentre nel 2022 era stata la Libia. Su le richieste di asilo (+70,59 per cento ), così come i rimpatri (+28,05 per cento). Nell’ambito dell’ampliamento del sistema nazionale di accoglienza dopo la dichiarazione dello Stato di emergenza sono aumentati del 12,68 per cento i posti per migranti disponibili.
Lieve diminuzione dei femminicidi, stabili gli omicidi
Nel rapporto del Viminale anche l’analisi dei delitti nel Paese, in leggero calo: -5,4 per cento. Stabile il numero degli omicidi (195), ma quelli attribuibili alla criminalità organizzata sono in calo del 36,36 per cento. Lieve diminuzione dei femminicidi: dall’inizio del 2023 fino al 31 luglio sono stati 71 (-7,79 per cento), di cui 57 in ambito familiare affettivo (35 dal partner o dall’ex). In lieve aumento le rapine (15.486) e i furti (554.975). Aumento poi delle segnalazioni per il contrasto ai crimini d’odio e dei disordini in occasione delle partite di calcio.