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Migranti, la Corte suprema del Regno Unito dichiara illegale il piano Ruanda
La Corte suprema del Regno Unito ha dichiarato illegale il controverso piano Ruanda voluto dal governo Tory, all’interno della sua draconiana stretta sull’immigrazione irregolare: prevedeva il trasferimento di quote di richiedenti asilo in Africa a scopo dissuasivo. Si tratta di un duro colpo d’arresto per l’esecutivo conservatore del premier Rishi Sunak e per la sua promessa di fermare gli sbarchi sulle coste britanniche.
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L’accordo con il Ruanda è stato stipulato nel 2022, ma non è mai entrato in vigore
In base a un accordo iniziale di 140 milioni di sterline (oltre 160 milioni di euro) stipulato nel 2022, il Regno Unito prevedeva di inviare decine di migliaia di richiedenti asilo verso il Ruanda, a una distanza di oltre 6.400 chilometri. Il primo volo per il trasferimento dei migranti era stato bloccato già a giugno del 2022 da una sentenza in extremis della Corte europea dei diritti dell’uomo, che aveva ritenuto illegale questo tipo di deportazione.
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L’accoglienza dei richiedenti asilo costa al Regno Unito tre miliardi di sterline all’anno
Alla fine di giugno 2023 era stata poi la Corte d’appello a giudicare illegale il piano di Sunak: il premier aveva così annunciato che il governo si sarebbe appellato alla Corte Suprema. L’accoglienza dei richiedenti asilo costa tre miliardi di sterline all’anno al Regno Unito.
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