Michela Murgia, il tweet di Pillon: «Avevi molte alternative ma hai scelto il matrimonio»

Sta facendo discutere il tweet con cui Simone Pillon ha commentato il matrimonio di Michela Murgia e soprattutto il pensiero con cui la scrittrice ha accompagnato l’annuncio delle nozze. Murgia, affetta da un tumore al quarto stadio, aveva reso noto di essersi sposata con Lorenzo Terenzi «in articulo mortis», solo per garantire i diritti della sua grande famiglia queer e non perché avrebbe davvero voluto partecipare a una cerimonia che ha definito patriarcale e limitata. L’ex senatore leghista ha controbattuto affermando che di alternative al matrimonio in Italia ce ne sono molte e, cosa che ha fatto infuriare il web, facendo alla scrittrice auguri di pronta guarigione.

«Provate a invitare anche il buon Dio alle vostre nozze»

Questo quanto riportato nel tweet: «Michela, di alternative ne avevi molte ma hai scelto il matrimonio. Forse perché sai che è la forma più alta per riconoscere l’amore tra un uomo e una donna. Auguri, e guarisci presto».

Pillon ha quindi linkato un contributo, da lui scritto sul sito tommasomoro.it, che approfondisce il contenuto del cinguettio: «Ognuno è libero di sposarsi o no. Dopo la legge sulle unioni civili, oggi in Italia la scelta è davvero ampia: si può convivere con residenze separate, senza dunque maturare alcun diritto reciproco, oppure si può convivere con la stessa residenza, formando così una famiglia anagrafica, oppure ancora si può stipulare un patto di convivenza che regoli i reciproci diritti e infine si può scegliere tra diverse forme di matrimonio: civile, concordatario, oppure solo religioso senza effetti civili». Ha quindi definito «stucchevoli e ideologiche» le parole della scrittrice insinuando che «da qualche parte in fondo al tuo cuore sai che quello strumento che definisci patriarcale e limitato è pur sempre la forma più alta di riconoscimento dell’insostituibile patto di amore tra un uomo e una donna». E ancora: «Provate a invitare anche il buon Dio alle vostre nozze. Siete sempre in tempo, e scoprirete quali tesori il Cielo sa portare in dono. Auguri agli sposi, e auguri di pronta guarigione».

Fiano (Pd) e Bonelli (Verdi) contro il senatore leghista

A scatenare le polemiche sono stati tanto il suo pensiero quanto le parole con cui l’ha concluso. In poche ore sono comparsi oltre 400 commenti critici sotto al suo tweet, in cui «vergogna» risulta essere la parola più utilizzata. Luca Bottura si è limitato a un «si vergogni», qualcun altro ha fatto notare come da un tumore al quarto stadio difficilmente si guarisce. Anche Emanuele Fiano, del Partito democratico, ha espresso il suo disappunto per le parole di Pillon: «Dovrebbe vergognarsi a commentare un matrimonio in articulo mortis». Lo stesso ha fatto Angelo Bonelli di Europa verde: «Poteva stare in silenzio, ha deciso di scivolare dritto nella vergogna di chi non è stato educato al rispetto e conosce solo il disprezzo. Vergogna !». E così altre centinaia di utenti.

 

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