Michela Murgia, cuore e affetti nella sua Cabras: «Una grande donna»

La comunità di Cabras si stringe intorno alla madre, al fratello e alla zia di Michela Murgia, scomparsa a 51 anni per un tumore, che ancora vivono nel paese in provincia di Oristano. Un legame, quello tra la scrittrice e le sue radici, che non si è mai spezzato anche dopo il successo e il trasferimento nella penisola.

La città di Cabras ricorda Michela Murgia

«Michela non c’è più. Sentiremo subito la sua assenza, una grande perdita per tutti», ha il sindaco Andrea Abis sui social. «Michela era mia coetanea, stessa scuola, stessi ambienti, figli dello stesso tempo storico. Era una mente fervida, una intelligenza spiccata, colta, di forte personalità, schietta, coraggiosa, sempre schierata in modo chiaro, avvolgente, anticonformista. Non poteva che essere anche divisiva, di contrasto, ma è proprio grazie a queste figure che la società si mette in discussione, cambia, si evolve, migliora. Cabras ha dato i natali e cresciuto una grande donna che lascerà un segno nella società del nostro tempo».

La scrittrice aveva insegnato religione in alcune scuole sarde

Proprio a Cabras Michela Murgia ha mosso i primi passi nel mondo sociale del volontariato come protagonista delle attività dell’Azione Cattolica locale. Contemporaneamente gli studi a Oristano, al Lorenzo Mossa. Poi l’Istituto di studi religiosi dell’Arcidiocesi cattolica, sempre a Oristano, per studiare teologia. E per sei anni ha insegnato religione nelle scuole medie e superiori. Ha fatto la portiera in un hotel, anche di notte. Poi, dal 2007, il suo vero lavoro è stato quello di scrittrice.

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