Archivio
- Agosto 2025 (35)
- Luglio 2025 (30)
- Giugno 2025 (24)
- Maggio 2025 (9)
- Aprile 2025 (80)
- Agosto 2024 (1)
- Dicembre 2023 (73)
- Novembre 2023 (1333)
- Ottobre 2023 (1631)
- Settembre 2023 (1468)
- Agosto 2023 (1417)
- Luglio 2023 (1389)
- Giugno 2023 (441)
- Maggio 2020 (30)
- Marzo 2020 (65)
- Gennaio 2018 (10)
Mestre, la procura ha disposto «una perizia tecnica sul guardrail»
La procura di Venezia disporrà una perizia tecnica sul guardrail per far luce sulle condizioni della barriera nel tratto del tragico incidente che ha coinvolgo un bus a Mestre. Il mezzo è precipitato nel tardo pomeriggio del 3 ottobre, causando 21 morti e 15 feriti, di cui 5 gravi. Ad annunciarlo è stato il procuratore Bruno Cherchi, che parlando dell’inchiesta ha dichiarato: «Stiamo accertando la situazione del guardrail, disporremo una consulenza tecnica e stiamo individuando i soggetti a cui affidare questo incarico».
LEGGI ANCHE: Incidente di Mestre, i colleghi dell’autista sotto shock: «Era esperto»
Il guardrail è stato sequestrato
Cherchi ha proseguito: «Il guardrail lo abbiamo sequestrato, faremo tutte le attività possibili. Dovremo valutare chi nominare. Dovranno essere tecnici comprovati trattandosi di una cosa così delicata». Poi il procuratore ha specificato che «valuteremo con calma chi sentire» e «quale documentazione chiedere». Le carte non sono state ancora acquisite. Cherchi poi ha commentato anche il varco da un metro e mezzo presente lungo le barriere, senza sbilanciarsi: «Sono valutazioni tecniche che necessitano di qualcuno che capisca la materia». Il fascicolo d’inchiesta attualmente è contro ignoti.

Il procuratore: «Sentiremo i feriti»
L’inchiesta si concentrerà anche sul racconto dei presenti. Cherchi ha spiegato che si tratterà, però, di una fase delicata: «Stiamo sentendo i feriti man mano che è possibile sentirli, non solo in senso fisico ma anche psicologico. Molti di questi feriti hanno perso i parenti stretti, sono in condizioni molto delicate. Stiamo cercando di avere un atteggiamento equilibrato tra le esigenze dell’indagine e la situazione di ciascuno in questa situazione molto drammatica. Parliamo di soggetti che tornavano a casa dopo una giornata in giro, molti erano stanchi, qualcuno dormiva o non si è accorto di niente, c’è una varietà di reazioni».