Messina Denaro, sospese le cure per il tumore: resta solo la terapia del dolore

Matteo Messina Denaro potrebbe non tornare più in cella a causa dell’aggravamento delle proprie condizioni di salute. A rivelarlo è il Corriere della Sera, che svela anche la scelta dei medici di sospendere le cure per il tumore al colon, giunto ormai al quarto stadio. L’ex latitante, rimasto al 41 bis fino all’8 agosto prima del trasferimento in ospedale, adesso è sottoposto soltanto alla terapia del dolore e all’alimentazione parenterale.

Messina Denaro, sospese le cure per il tumore resta solo la terapia del dolore
L’ex latitante in una foto poco dopo la cattura a Palermo (Imagoeconomica).

Messina Denaro è stato anche in coma

Il boss di Castelvetrano si è aggravato l’11 settembre scorso. Ma i medici hanno anche riferito che nei giorni precedenti, a causa dei farmaci, sarebbe stato anche in coma. Messina Denaro si è poi ripreso quando sono state rimodulate le dosi delle medicine per la terapia del dolore. La notizia della sospensione delle cure arriva poche ore dopo quella relativa alla scelta di Lorenza Alagna, figlia dell’ex latitante, di prendere il cognome del padre. Dopo il primo incontro, che risale all’aprile 2023, il boss si è rifiutato di incontrarla per non mostrarsi provato dalla malattia.

Messina Denaro, sospese le cure per il tumore resta solo la terapia del dolore
La cattura di Messina Denaro (Imagoeconomica).

Nicola Di Matteo: «Deve vivere e soffrire ancora di più»

La notizia del peggioramento delle condizioni di Messina Denaro è stata commentata anche da Nicola di Matteo. Il fratello del piccolo Giuseppe Di Matteo, sciolto nell’acido nel 1996 su ordine dell’ex latitante (che ha sempre negato), ha dichiarato: «Dicono che le sue condizioni stanno precipitando sempre di più? Vedremo. Aspettiamo di capirlo nei prossimi giorni. Sicuramente da parte della mia famiglia c’è ancora molta rabbia. Noi cosa gli auguriamo? Che possa vivere un altro po’ e soffrire ancora di più e riflettere, ma tanto lui non riflette, sappiamo che queste persone non riflettono. Lo dico perché per noi il dolore non si è mai placato, per lui il dolore finisce con la morte ma per noi resta e resterà un dolore a vita».

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