Meloni al Cdm: «Una manovra seria e prudente, no agli sprechi»

Evitare sprechi e inefficienze, come «il disastro del Superbonus 110 per cento (prorogato fino al 31 dicembre 2022)», che era scritto «malissimo» e ha prodotto «la più grande truffa ai danni dello Stato». Questa la priorità del governo per delineare le risorse su cui costruire la manovra, come ha detto chiaramente Giorgia Meloni ai suoi ministri nel corso del Consiglio dei ministri di lunedì, il primo dopo la pausa estiva. Le risorse sono «poche», ha ribadito la premier. Quante è ancora da capire. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha chiarito che molto dipenderà dall’andamento del negoziato a livello europeo sul nuovo Patto di stabilità. Per fare cassa, ha aggiunto, non è esclusa la strada delle privatizzazioni, sollecitata da Forza Italia, perché «potrebbero esserci partecipazioni da cui è necessario disinvestire». Lo scenario sarà più chiaro quando fra un mese l’esecutivo varerà la Nadef. Palazzo Chigi e Mef stanno esaminando le richieste dei vari ministeri, che complessivamente supererebbero i 40 miliardi, ben oltre i 30 miliardi, la cifra attorno a cui potrebbe aggirarsi il monte risorse complessivo. Sul tavolo anche il rinnovo dei contratti pubblici ma sempre all’insegna della prudenza perché, ha sottolineato Meloni, «la congiuntura si sta facendo più difficile, a partire dal rallentamento dell’economia tedesca che si ripercuote in tutta la Ue e sul nostro tessuto industriale. Le risorse disponibili devono essere usate con la massima attenzione».

 

Meloni al Cdm: «Una manovra seria e prudente, no agli sprechi»
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti (Imagoeconomica).

Il governo prepara le riforme: autonomia differenziata, giustizia e premierato

Il 2024 dovrà essere, nei piani dell’esecutivo, l’anno delle riforme. Meloni nel corso del cdm ha citato l’autonomia differenziata, la giustizia, la delega fiscale e annunciato che è «pronta» la proposta di Elisabetta Casellati sul premierato. Che, secondo la leader di Fratelli d’Italia, «dà stabilità ai governi e fa decidere ai cittadini chi debba governare».

Bonus edilizia, Meloni attacca: «12 miliardi di irregolarità»

Meloni ha poi esortato i ministri ad andare oltre la semplice spending review. L’esempio da non imitare sono «i bonus edilizi introdotti dal governo Conte 2, compreso il bonus facciate». Meloni ha citato «documenti dell’Agenzia dell’Entrate» secondo cui ci sono «più di 12 miliardi di irregolarità. Alla faccia di chi accusa il centrodestra di essere “amico” di evasori e truffatori. Grazie a norme scritte malissimo si è consentita la più grande truffa ai danni dello Stato». Il margine di manovra dell’Italia dipenderà da se e come cambieranno le nuove regole di bilancio e di governance europea. Poi il ministro dell’Economia Giorgetti ha aggiunto: «L’ipotesi che non si riesca ad approvare un nuovo Patto entro fine anno forse è la più probabile».

«Su Tim assumiamo il controllo strategico della Rete»

Spazio anche al dossier Tim. «Dopo aver trovato una soluzione seria per Ita con un accordo con Lufthansa, Commissione Ue permettendo, e che a volte solleva problemi che difficilmente capiamo, ora è venuto il momento di dare una prospettiva a quello che è stato uno dei campioni internazionali delle telecomunicazioni», ha dichiarato Meloni parlando del Dpcm su Tim. «La direzione intrapresa dal governo è quella che il centrodestra ha sempre auspicato e sostenuto: assumere il controllo strategico della rete di telecomunicazioni e salvaguardare i posti di lavoro».

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