Massimo Polledri, un leghista anti-gender e oltranzista per le politiche antidroga del governo

Per rafforzare le politiche antidroga il governo si affida a un leghista dalle posizioni oltranziste in tema di proibizionismo. Massimo Polledri, medico piacentino, specialista in neuropsichiatria infantile, è stato chiamato dal dipartimento per le politiche antidroga come consulente medico-scientifico in materia di tossicodipendenze e di dipendenze nelle giovani generazioni.

Massimo Polledri, un leghista anti-gender e oltranzista per le politiche antidroga del governo
Una delle battaglie politiche di Polledri.

Confuse «omofobo» con «omosessuale»: «Mi ha dato del malato»

Polledri è stato in parlamento per tre legislature, tra il 2001 e il 2008, sempre tra i banchi della Lega, in cui si è distinto spesso per posizioni rigide sia sui temi gender sia proprio sulla droga. Celebre fu la bagarre scatenata alla Camera dopo che Polledri lesse il contenuto di un tweet postato da un collega del Partito democratico: «L’onorevole Polledri, Lega, ultracattolico e omofobo, interviene attaccando la Bce. Nel nome di CrediNord, la banca leghista fallita». «Mi ha dato del malato», aveva urlato il parlamentare del Carroccio, probabilmente scambiando il termine «omofobo» con «omosessuale».

Massimo Polledri, un leghista anti-gender e oltranzista per le politiche antidroga del governo
Massimo Polledri ai vecchi tempi con Umberto Bossi (Imagoeconomica).

La battuta sessista con Pina Picierno del Pd: «Se caliamo le braghe…»

In diretta tivù, durante un confronto con la deputata Pd, Pina Picierno, che accusava la Lega di lanciare «segnali di celodurismo a Pontida e poi arriva a Roma e si cala le braghe», Polledri aveva ribattuto: «Potrebbe essere una bella sorpresa per te se caliamo le braghe…».

Quel convegno dal titolo forte: “Cannabis: l’erba della morte”

Ma l’intraprendenza dell’esponente leghista lo aveva portato a scaldare gli animi anche da assessore della città di Piacenza. Nel 2018 organizzò un convegno dal titolo forte: “Cannabis: l’erba della morte“, scatenando la reazione degli antiproibizionisti. «È vero, il titolo del convegno è provocatorio», aveva ammesso Polledri. «Ma il problema è serio. Basta guardare i dati; sei ricoveri su cento al pronto soccorso sono dovuti all’uso di cannabis. Soprattutto negli adolescenti questa droga incide sulle funzioni cerebrali, modifica alcune funzioni, è connessa con la possibilità di sviluppare delle psicosi e a uno stato di alterazione ovviamente pericoloso alla guida».

Massimo Polledri, un leghista anti-gender e oltranzista per le politiche antidroga del governo
Massimo Polledri in una foto del 2010 con Roberto Calderoli (Imagoeconomica).

Ora affianca (a titolo gratuito) Gandolfini del Family day

Polledri ora – come risulta dall’elenco dei titolari di incarichi di collaborazione o consulenza – presterà il suo servizio per il governo. L’incarico durerà fino a dicembre 2023 a titolo gratuito. Per lo svolgimento dell’incarico affiancherà Massimo Gandolfini, animatore del Family day, che Palazzo Chigi ha voluto come esperto al dipartimento per le politiche antidroga.

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