Archivio
- Novembre 2024 (40)
- Agosto 2024 (1)
- Dicembre 2023 (73)
- Novembre 2023 (1333)
- Ottobre 2023 (1631)
- Settembre 2023 (1468)
- Agosto 2023 (1417)
- Luglio 2023 (1389)
- Giugno 2023 (441)
- Maggio 2020 (30)
- Marzo 2020 (94)
- Febbraio 2020 (1)
- Gennaio 2018 (10)
Mariupol e Grozny sono diventate città gemellate
Hanno in comune il fatto di essere state distrutte dai russi: Grozny, capitale della Repubblica Cecena, e Mariupol’, nella Repubblica Popolare di Donetsk annessa nel 2022 dalla Russia, sono diventate proprio per questo città gemellate. L’accordo è stato firmato durante un viaggio di lavoro di membri del governo ceceno nel Donbass dal sindaco di Grozny Khas-Magomed Kadyrov (cugino di secondo grado di Ramzan) e Oleg Morgun, capo dell’amministrazione di Mariupol’. Il gemellaggio prevede la cooperazione nei settori commerciale, economico, scientifico, tecnico, sociale e culturale.
Il capo della Repubblica Popolare di Donetsk: «L’esperienza cecena è molto importante per noi»
«L’esperienza della Repubblica Cecena nell’eliminare le conseguenze della guerra è già stata applicata da noi e mostra risultati positivi nei servizi abitativi e comunali, così come nella costruzione di strade e strutture socialmente significative», ha affermato il capo dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, Denis Pushilin, citato dai media locali. «Grozny è stata ricostruita molto velocemente, quindi l’esperienza cecena è molto importante per noi». A distruggere entrambe le città è stato, a distanza di quasi tre decenni, l’esercito di Mosca.
Nella battaglia di Mariupol’ è stato distrutto il 90 per cento degli edifici della città
Mariupol’ è stata presa dalle truppe russe durante un’invasione su vasta scala dell’Ucraina. La città è totalmente sotto il controllo di Mosca dal 20 maggio 2022, giorno della resa delle ultime truppe ucraine ancora presenti all’interno dell’acciaieria Azovstal. Nel corso della battaglia di Mariupol’, durata poco meno di tre mesi, sarebbe stato danneggiato o distrutto il 90 per cento degli edifici residenziali della città.
Nei primi mesi del 1995 l’assedio di Grozny ridusse la città a un cumulo di macerie
Grozny fu invece distrutta dall’esercito russo durante l’assedio che si svolse durante la Prima guerra cecena: la città fu pesantemente bombardata e poi diventò teatro di aspri scontri nei primi mesi del 1995. L’utilizzo indiscriminato di esplosivi da parte di entrambe le forze trasformarono la città in un cumulo di macerie. Ciò che era rimasto della città fu poi distrutto nel corso della Seconda guerra cecena: il 25 ottobre 1999 l’aviazione russa bombardò il centro cittadino uccidendo circa 140 persone e ferendone centinaia. Successivamente l’esercito di Mosca procedette alla demolizione di numerosi palazzi residenziali, che durante il conflitto precedente avevano offerto un notevole vantaggio strategico ai ribelli ceceni.