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Marelli, stabilimento di Crevalcore: sospesa la procedura di chiusura
Secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, Marelli ha fornito la disponibilità a sospendere a tempo indeterminato la procedura di chiusura della fabbrica di Crevalcore. Il segretario nazionale Uilm Gianluca Ficco, responsabile del settore automotive, e Stefano Lombardi, segretario generale della Uilm di Bologna, hanno così dichiarato: «Un primo, seppur piccolo, risultato conseguito grazie alle mobilitazioni dei lavoratori di tutti gli stabilimenti italiani e grazie alla solidarietà dimostrata dalle istituzioni pubbliche».
#Marelli @GianlucaFicco1 -Lombardi (Uilm): “Sospensione procedura di chiusura di Crevalcore è solo un primo piccolo risultato” @UilmSocial https://t.co/v8lXJ823l0
— Uilm Nazionale (@UilmNazionale) October 3, 2023
Per l’azienda «difficoltà oggettive»
Dopo l’incontro tenutosi martedì 3 ottobre al ministero delle Imprese e del made in Italy con i sindacati, l’azienda «ha condiviso la proposta del ministro Urso al fine di lavorare a un tavolo congiunto con il governo, la regione Emilia-Romagna e le parti sociali, per l’identificazione di una soluzione che preservi la continuità industriale del sito di Crevalcore». Inoltre, avrebbe parlato di «difficoltà oggettive legate alla transizione, alla mancanza di commesse e alla scelta di Stellantis di lavorare su piattaforme ex Peugeot e non ex Fiat». La proposta di sospendere la procedura di chisura dello stabilimento di Crevalcore servirebbe dunque ad avere il tempo di «cercare un investitore per una reindustrializzazione del sito».
Si delinea un futuro per lo stabilimento #Marelli di Crevalcore e per i suoi 229 dipendenti.
La nostra priorità è sempre stata quella di sostenere e rilanciare la produzione nel settore e nella filiera dell'automotive, e siamo convinti che ciò passerà dall’accompagnamento verso… pic.twitter.com/i4Nss65fMD
— Adolfo Urso (@adolfo_urso) October 3, 2023
Per la Fiom «impegno insufficiente»
«La sospensione a tempo indeterminato della procedura di chiusura dello stabilimento è un primo importante risultato, frutto anche della mobilitazione dei lavoratori di tutto il gruppo, ma non è sufficiente. La vertenza è tutt’altro che risolta» ha spiegato la Fiom con una nota congiunta a firma di Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilità e Simone Selmi, segretario generale Fiom-Cgil di Bologna. La mobilitazione prosegue. Decideremo insieme ai lavoratori le iniziative da mettere in campo fino a quando sarà scongiurata la chiusura del sito e non verrà garantita l’occupazione».