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Marco Conforti, trovato morto nel bagagliaio della sua auto: due indagati
Svolta nelle indagini relative al caso di Marco Conforti, l’imprenditore trovato morto all’interno della sua automobile a Torino a maggio 2023. Le autorità hanno identificato due indagati.
Due indagati per l’omicidio di Marco Conforti
In base a quanto riportato su TorinoToday, le due persone indagate per l’omicidio sarebbero due trafficanti di droga nigeriani, rispettivamente un uomo di 39 anni e una donna di 30 anni. Entrambi residenti a Torino, sono attualmente indagati a piede libero per aver occultato il cadavere del manager e per aver venduto le sostanze stupefacenti che ne hanno causato la morte. Marco Conforti, imprenditore titolare di varie scuole guida, era molto noto in zona. Il suo corpo senza vita era stato recuperato dalle forze dell’ordine all’interno del bagagliaio della sua auto il 28 maggio, all’incrocio tra via Rovigo e la strada del Fortino, alla periferia della città. Le indagini sono ancora in corso ma, in base alle prime ricostruzioni degli inquirenti, poche ore prima di morire avrebbe assunto della cocaina, la stessa che gli avrebbe poi provocato il fatale arresto cardiaco. Stando a quanto aveva rivelato l’autopsia sulla salma, eseguita dal medico legale Roberto Testi, l’uomo non era deceduto per morte violenta. Resta in ogni caso ancora da chiarire con maggior precisione come sia stato possibile che la vittima sia finita nel bagagliaio della sua autovettura.
Ancora da chiarire come il manager sia finito nel bagagliaio della sua auto
Il dettaglio rispetto al corpo nascosto nel bagagliaio è ancora oggetto di indagini: si è, per esempio, ipotizzato che sia stato lo stesso imprenditore a nascondersi al suo interno, per non farsi vedere mentre era sotto gli effetti della sostanza stupefacente. Secondo gli inquirenti, invece, nonostante non siano stati rilevati segni di trascinamento del cadavere, sarebbero stati proprio i due trafficanti a gettare il cadavere all’interno del veicolo, presi dal panico dopo la morte di Conforti. L’avvocato della difesa dei due trafficanti, Manuel Perga, ha in ogni caso contestato il fatto che siano stati proprio i suoi due assistiti a occuparsi dell’occultamento del corpo del manager. In attesa di maggiori chiarimenti, la polizia ha sequestrato i cellulari dei due per confermare l’organizzazione di un eventuale incontro con Conforti nella sera del 23 maggio.