Manager morto al Giglio: oltre 10 indagati

Dopo l’improvvisa morte di Fabio Cairoli, il manager deceduto nelle scorse ore mentre si trovava all’Isola del Giglio a bordo del suo yatch, stanno emergendo le prime ipotesi sulle possibili responsabilità del decesso.

Oltre 10 indagati per la morte del manager Fabio Cairoli

Sono oltre 10 gli indagati per il decesso del top manager, scomparso l’8 luglio 2023 poche ore dopo essere stato dimesso dall’ospedale di Orbetello (in provincia di Grossetto) dove era arrivato pochissime ore prima a causa di un malore. Il pubblico ministero attualmente al lavoro sul caso, Carmine Nuzzo, ha notificato avvisi di garanzia a medici, sanitari e infermieri tra cui alcuni tecnici di laboratorio del pronto soccorso che hanno lavorato su due distinti turni all’ospedale di Orbetello. Qui Cairoli si era affidato poco prima di morire per farsi visitare a causa di dolori persistenti al torace e al braccio che non gli davano pace. Nuzzo ha inoltre disposto il sequestro delle cartelle cliniche e dei referti, oltre al risultato degli stessi esami di laboratorio. L’autopsia sul cadavere di Cairoli verrà eseguita venerdì 14 luglio.

Cosa è accaduto le ore prima del decesso 

Dopo il primo malore, accusato il 7 luglio, Cairoli era tornato sul suo yacht Giappa ormeggiato all’isola del Giglio e aveva proseguito la vacanza. Purtroppo il giorno dopo, intorno alle 23, è stato colpito da un attacco cardiaco che gli è risultato fatale. Il nuovo malore, tra l’altro, non era stato anticipato da segnali d’allarme di sorta: la giornata al mare era infatti passata senza particolari problemi e la sera stessa Cairoli aveva trascorso un po’ di tempo in compagnia al ristorante. Inutili i tentativi di rianimarlo da parte del personale del 118, accorsi immediatamente sul posto dopo l’allarme lanciato da chi era con lui a bordo dell’imbarcazione. Una volta arrivati, i soccorritori non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

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