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Magistrati, quegli incarichi extra che li tengono lontani dai tribunali
Magistrati che tra un’udienza e l’altra, trovano il tempo di fare altro, dedicandosi a lezioni, seminari, corsi. Tutto retribuito, a meno che non si decida di farlo a titolo gratuito. Tra novembre 2022 e maggio 2023 sono stati 474 gli incarichi extragiudiziari concessi dal Consiglio superiore della magistratura. La stima annuale oscilla tra i 700 e 800. Un dato che, peraltro, non considera tutti gli altri giudici, per esempio quelli amministrativi, che solo nel secondo semestre del 2022 (ultimo dato disponibile) in oltre 50 casi hanno assunto mansioni extra. Spesso si tratta di profili che finiscono negli uffici di diretta collaborazione di Palazzo Chigi e dei vari ministeri.
La battaglia del calendiano Enrico Costa per limitare le attività extragiudiziarie
Un’attività legittima, quella degli incarichi extra, ma che sottrae tempo al lavoro nei tribunali, spesso intasati. Anche per questo Enrico Costa, deputato di Azione ed ex ministro degli Affari regionali con il governo Renzi, noto per le sue battaglie garantiste, ha presentato un ordine del giorno al decreto Pa bis per limitare il ricorso a questo strumento. «Parliamo di quegli incarichi autorizzati dal Csm e dai consigli di presidenza delle magistrature ai magistrati che, mentre lavorano nei tribunali, possono fare un altro lavoro. Ce ne sono tantissimi, un’infinità, dagli arbitrati, agli esami, ai corsi professionali, e sono tutti molto ben retribuiti», ha affermato il parlamentare a Montecitorio, rilanciando la questione su cui è impegnato da anni. «Io mi chiedo e vi chiedo: è giusto che ci siano magistrati che lavorano esclusivamente nei tribunali e ce ne siano altri che, invece, lavorano quando fa comodo?», ha aggiunto. «Questa è la vera casta», ha concluso Costa con verve polemica. L’ordine del giorno di Costa ha inizialmente trovato l’ostilità del governo, intenzionato a bocciarlo. Dopo un’ulteriore valutazione, e sotto la spinta di Forza Italia da sempre sensibile al tema (e dalle cui fila Costa proviene), il centrodestra ha concesso il via libera. Si tratta di un impegno non vincolante, perché gli odg non modificano la norma. Peraltro il deputato di Azione lo ha circoscritto alla giustizia sportiva, uno dei temi trattati dal decreto Pa bis, per scongiurare il rischio di inammissibilità. Ma il senso era più ampio: ha riacceso un faro, rinverdendo la sua vecchia battaglia. Non solo. L’azionista Costa da settembre girerà l’Italia con Matteo Renzi per raccogliere proposte e suggerimenti sulla Giustizia. E questo nonostante il leader di Iv sia ai ferri cortissimi con Carlo Calenda.

Si va dai corsi di diritto e procedura civile per le società a lezioni sulla digitalizzazione della giustizia tributaria
Ma quali sono esattamente gli impegni che tengono i magistrati fuori dalle Aule dei tribunali? Spesso vengono chiamati per corsi di aggiornamento all’interno delle società e i cachet sono molto sostanziosi. Lo testimonia il caso di Marco Rossetti, consigliere di Corte di Cassazione a Roma, che da aprile 2023 e fino a ottobre di quest’anno, terrà delle lezioni – per un totale di 80 ore – di diritto e procedura civile, a Formia (Latina) per la società Wolters Kluwer Italia. Il compenso complessivo ammonta 20 mila euro. Il presidente della sezione di Corte d’Appello di Bari, Michele Vincenzo Ancona, ha invece ottenuto un incarico per 10 mila euro nell’ambito del progetto di digitalizzazione della giustizia tributaria, a chiamarlo è stato il consiglio di presidenza della giustizia tributaria per una serie di lezioni della durata di 80 ore dal novembre del 2022 fino alla fine del 2023. Con lui c’è Riccardo Guida, altro consigliere della Corte di Cassazione a Roma. Una remunerazione importante giustificata dalle competenze messe sul tavolo dai singoli magistrati-docenti. Nella stragrande maggioranza dei casi, comunque, il compenso previsto è inferiore, anche perché le ore di lezioni sono molte di meno. Ci sono casi limite, sempre parlando di ore di lezione, come quello di Stefania Donadeo (giudice del tribunale di Milano) che ha tenuto lezioni di diritto e procedura penale nell’ambito della formazione degli addetti all’ufficio del processo per due ore (al costo di 900 euro) alla casa editrice Giuffrè Francis Lefebvre. Alla Luiss, che ricorre con frequenza ai magistrati per seminari o lezioni, il sostituto procuratore della direzione antimafia, Antonio Laudati, ha svolto un corso di sette ore sulla consulenza legale di impresa, antiriciclaggio e falso in bilancio, ricevendo la somma di 350 euro. E così via, in un elenco di oltre 400 nomi. Gli incarichi possono, infine, avere una durata pluriennale come per Andrea Cataldi Tassoni, consigliere della corte di Appello di Roma, che ottenuto il via libera all’incarico dal 2022 al 2024 per 90 ore di lezioni in totale (30 all’anno) alla Camera di commercio di Roma.