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L’uomo asserragliato a Cordovado ha consegnato le armi
Luca Orlandi, l’ingegnere friulano di 55 anni che da oltre 50 ore era asserragliato nella propria abitazione di Cordovado (Pordenone), ha consegnato ai carabinieri le armi che deteneva al termine di un lungo negoziato. I militari dell’Arma sono entrati nel suo appartamento per parlare con lui. La svolta è avvenuta attorno alle 11.30 di venerdì 1 settembre 2023. Il negoziatore ha convinto il professionista a consegnare le armi e le munizioni e l’uomo si è arreso.
Il capitano dei carabinieri Roberto Spinola: «Grande soddisfazione per questo epilogo»
«C’è grande soddisfazione per questo epilogo». Queste le prime parole rilasciate all’Ansa dal comandante provinciale dei carabinieri, Roberto Spinola. «Voglio ringraziare il personale che ha permesso questo epilogo che tutti speravamo e che ha lavorato, incessantemente, per oltre 50 ore». Il comandante ha annunciato la diffusione di un comunicato stampa della procura della Repubblica, «unica deputata a diffondere i dettagli della vicenda e della sua conclusione». Nella mattinata dell’1 settembre erano riprese le negoziazioni tra i militari dell’Arma e l’ingegnere friulano, che non voleva consegnare le armi e le munizioni che non può più detenere in quanto non ha prodotto la necessaria documentazione per il rinnovo del permesso.
La situazione a Cordovado sta tornando alla normalità
L’area intorno alla sua abitazione è ancora off limits ma si sta cercando di limitare i disagi di una trentina di residenti attraverso alcuni collegamenti alternativi con le rispettive case. Le 13 persone che abitano nella stessa palazzina in cui risiede l’ingegnere hanno invece trascorso la notte precedente in strutture messe a disposizione dal Comune. Da quando è iniziato il dialogo telefonico con il negoziatore, l’ingegnere non ha più postato video sul proprio canale YouTube, il che è stato interpretato come un segnale positivo rispetto a un epilogo della vicenda senza la necessità di azioni di forza.