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L’Unesco boccia la proposta di inserire le corride nel patrimonio immateriale dell’umanità
L’Unesco ha rigettato per vizio tecnico-formale la richiesta avanzata dall’Asociacion Internacional del Tauromaquia (Ait) di inserire le corride nel patrimonio immateriale dell’umanità. Questo quanto segnalato da fonti dell’organizzazione riprese da El Pais. La domanda sulla controversa arte dei combattimenti dei tori perché la tauromachia entrasse in maniera urgente nella lista di salvaguardia come passo preliminare, per poi essere dibattuta dal Comitato intergovernativo del Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, era stata presentata due mesi fa dal presidente dell’Ait William Cardenas.
Anche nel 2020 la domanda era stata respinta per vizio di forma
La domanda è stata respinta dall’organismo delle Nazioni Unite perché, secondo le fonti, contenuta in una semplice lettera inviata da Cardenas alla direttrice generale dell’Unesco Au rey Azoulay, senza essere corredata da un dossier o da motivazioni ragionate per avallare la candidatura. Già ai primi di dicembre 2020 l’Unesco aveva respinto per vizio di forma la candidatura delle corride per formare parte del patrimonio immateriale dell’umanità avanzata sempre dall’Ait, e fortemente osteggiata dalle associazioni ambientaliste con la campagna all’hashtag #NoTauromaquiaEnUnesco, divenuta tendenza in diversi paesi come Spagna, Portogallo, Colombia e Perù.