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Lula: «Nessun arresto per Putin se verrà al G20 di Rio»
Il presidente russo Vladimir Putin, su cui pende un mandato di cattura della Corte penale internazionale per la guerra contro l’Ucraina, non sarà arrestato qualora decidesse di partecipare al vertice del G20 di Rio de Janeiro del 2024, sotto la guida del Brasile. Lo ha dichiarato ai media indiani il presidente Luiz Inacio Lula da Silva, anticipando di avere l’intenzione di spedire l’invito a Mosca per il prossimo G20.

Il Brasile è tra i firmatari dell’accordo che diede vita alla Corte penale internazionale
Un annuncio destinato a far discutere, visto che il Brasile figura tra i firmatari dell’accordo che diede vita alla Corte penale internazionale, tribunale che a marzo 2023 ha emesso il mandato di cattura nei confronti dello zar per la deportazione illegale di bambini ucraini, considerato un crimine di guerra. Lula ha ricevuto il testimone (anzi il martelletto di legno delle riunioni) dal premier indiano Narendra Modi: nel 2024, tra l’altro, la presidenza del gruppo dei principali Paesi industrializzati e in via di sviluppo spetta proprio al Brasile.

Per il ministro degli Esteri russo Lavrov il il G20 di Nuova Delhi è stato «un successo»
Il ministro degli Esteri della Russia Sergei Lavrov ha definito «un successo» il G20 di Nuova Delhi, concluso con una dichiarazione condivisa da tutti i leader in cui non c’è una critica diretta all’aggressione di Mosca all’Ucraina: «Siamo riusciti a sventare il tentativo dell’Occidente di ‘ucrainizzare’ l’agenda del vertice», ha detto Lavrov alla chiusura dei lavori del summit. «Abbiamo lavorato per una dichiarazione che avesse un riferimento specifico all’Ucraina, non era un risultato scontato se si tiene in conto che le ministeriali sono tutte finite senza una dichiarazione finale. È una dichiarazione di compromesso, ma la considero comunque importante in questo contesto», ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.