Luciano Spalletti è il nuovo ct della Nazionale

È fatta, Luciano Spalletti è il nuovo commissario tecnico della Nazionale di calcio. L’accordo definitivo tra l’allenatore toscano e il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, è stato raggiunto. «Diamo il benvenuto a Spalletti, la Nazionale aveva bisogno di un grande allenatore e sono molto felice che abbia accettato la guida tecnica degli azzurri. Il suo entusiasmo e la sua competenza saranno fondamentali per le sfide che attendono l’Italia nei prossimi mesi». Così il presidente della Figc ha commentato l’accordo, anticipato dall’ANSA.

Spalletti: una carriera fatta di «gavetta e sacrificio»

Determinato, tecnicamente all’avanguardia e spesso innovativo. Ma anche fumantino, e dunque a volte polemico. Quello di Luciano Spalletti – approdato alla Nazionale al culmine della sua carriera da allenatore – non è un carattere semplice. Il nuovo ct della Nazionale è nato 64 anni fa a Certaldo, il borgo alle porte di Firenze che diede i natali a Boccaccio, in quella zona della Toscana di cui – pur girovagando per lavoro da anni su e giù tutta l’Italia – ha conservato la forte cadenza e quella sorta di irriverenza verso i potenti che lo ha portato nella vita a non sottrarsi alle sfide più impensabili e anche a vincerne molte. La più importante è sicuramente lo scudetto a Napoli, 33 anni dopo quello conquistato da Diego Armando Maradona, ma la sua carriera, come lui stesso ama spesso dichiarare, è fatta di «tanta gavetta e sacrificio».

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