Luca Ruffino, l’autopsia: non aveva gravi malattie

Dai primi rilievi dell’autopsia eseguita oggi sul corpo di Luca Ruffino, il presidente di Visibilia Editore che si è suicidato sabato sera sparandosi un colpo di pistola nella sua abitazione, non sarebbero emerse evidenze di gravi malattie. È quanto si apprende da fonti giudiziarie. L’autopsia è stata eseguita all’istituto di medicina legale di Milano.

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Cos’è successo la notte del 5 agosto 

Secondo la ricostruzione, Ruffino, a capo dell’ex società di Daniela Santanchè, si è sparato con una pistola dopo aver lasciato diversi biglietti destinati ai figli e ai parenti. In poche righe ha spiegato le ragioni del gesto, riconducibili a un forte stress vissuto dall’uomo almeno dal 2021. Ruffino ha parlato di «ultimi anni faticosi».

I figli: «Non capiamo il suo gesto»

Mattia e Mirko Ruffino, i figli dell’uomo, hanno dichiarato: «Siamo distrutti dal dolore per un gesto al quale non riusciamo a dare alcun senso». E hanno aggiunto: «Nostro padre era un combattente e aveva costruito una solida realtà imprenditoriale. Confidiamo quindi nell’attività della Procura e nella possibilità che da questa possano trarsi utili elementi di comprensione. Siamo consapevoli delle esigenze dell’informazione pubblica, ma riteniamo, a questo punto, imprescindibile che sia mantenuto uno stretto riserbo su quanto accaduto, nel doveroso rispetto della persona e del dolore di tutti coloro che gli hanno voluto bene».

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