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Lollobrigida sul caso Frecciarossa: «Non mi dimetto, andavo al lavoro»
Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, parlando al Forum Coldiretti di Roma, è tornato sul caso del Frecciarossa fatto fermare dal suo entourage eccezionalmente a Ciampino per permettergli di arrivare in tempo a un evento organizzato a Caivano. Lollobrigida ha escluso di dimettersi, come chiesto dalle opposizioni, in quanto ha «agito nella legalità».
Lollobrigida: «Non mi dimetto, stavo andando a lavorare»
«Per quanto è di mia competenza farò tutto quello che è necessario», ha detto Lollobrigida, «non sono mai fuggito al confronto. Sono convinto di aver agito non solo nell’ambito della legalità e della norma ma nell’interesse dello Stato e per rappresentarlo a Caivano. Quella discesa dal treno non era per andare in vacanza o andare a trovare la mia famiglia, ma per andare al lavoro». Sulla richiesta di dimissioni avanzata dalle opposizioni il ministro meloniano ha commentato: «Il vero privilegio è stato quello di stare tra i cittadini di Caivano, dove è valsa la pena stare».
Le giustificazioni di Trenitalia
Trenitalia, finita anch’essa al centro delle polemiche, è intervenuta sul caso Lollobrigida sottolineando che non si tratterebbe di una eccezione. Solo quest’anno, infatti, sono state effettuate 207 le fermate straordinarie anche se, come evidenziato da la Repubblica, in nessun caso è stata imposta una fermata non prevista dal tragitto. Gli stop straordinari sono infatti stati causati da guasti tecnici.
Tajani: «Non c’è stato nessun abuso»
Sul tema è intervenuto anche il leader forzista e ministro degli Esteri Antonio Tajani che ha escluso un abuso da parte del collega: «Mi pare che le Ferrovie e Lollobrigida abbiano chiarito la vicenda, per me non c’è da far dimettere nessuno. La vicenda è chiarita. Il ministro non stava andando in vacanza con la famiglia ma a Caivano per motivi di servizio. Qui non si tratta di vicende personali, si tratta di una fermata prevista peraltro dalle regole, mi affido alla decisione delle Ferrovie. La fermata era aperta a tutti».