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L’Iran prepara una nuova legge per l’uso del velo: pene senza precedenti
L’Iran si prepara a inasprire il controllo per il corretto uso del velo da parte delle donne. Come riporta la Cnn, le autorità di Teheran hanno redatto un disegno di legge di circa 70 articoli che presentano punizioni senza precedenti per le violazioni. Si parla di pene detentive più lunghe, sanzioni per le celebrità che promuovono un utilizzo scorretto dell’hijab e multe salate per gli imprenditori che non applicheranno l’obbligo nelle loro aziende. Previsto anche l’utilizzo di software con intelligenza artificiale per migliorare e velocizzare il tracciamento e scovare i comportamenti illegali. Il Parlamento dovrebbe finalizzare il testo e votarlo entro settembre 2023 o comunque l’autunno, in occasione del primo anniversario delle proteste scoppiate per la morte della 22enne Mahsa Amini.
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Iran, cosa prevede il nuovo disegno di legge sull’uso del velo
Secondo il codice 368 del codice penale islamico, coloro che non indossano l’hijab rischiano da 10 giorni a due mesi di prigione e una multa fra 50 mila e 500 mila rial (circa 1-11 euro). Il nuovo disegno di legge intende inasprire le pene, prevedendo una detenzione fra cinque e 10 anni e una multa fino a 360 milioni di rial (circa 8 mila euro). «È molto più di quanto un cittadino medio possa mai pagare», ha spiegato alla Cnn Hossein Raeesi, avvocato e docente alla Carleton University di Ottawa, in Canada. «Milioni di persone sono al di sotto della soglia di povertà». Quanto invece allo sviluppo dell’intelligenza artificiale per identificare i comportamenti illegali, il software verrà affiancato dalle telecamere già in uso nei luoghi pubblici da inizio 2023.
L’Iran intende punire non soltanto le donne che non indossano il velo, ma anche gli uomini che decidono di non applicare alla lettera le leggi islamiche. Gli imprenditori che non imporranno l’obbligo di indossare l’hijab nelle loro strutture dovranno pagare multe pari a tre mensilità del loro profitto aziendale. Nei casi più gravi potranno ricevere l’obbligo di partecipare a corsi di rieducazione per due anni oppure addirittura essere costretti a lasciare il Paese. Previste anche sanzioni per le celebrità che sfruttano la loro immagine pubblica e la popolarità online per promuovere un «utilizzo sbagliato del velo». In arrivo multe fino al 10 per cento del loro patrimonio, interdizione dalle attività professionali e divieto di viaggiare e parlare ai media. In arrivo anche maggiori restrizioni per le donne in università e altri spazi pubblici.
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L’iter del disegno di legge dal Parlamento al Consiglio dei guardiani
Diversi esperti interpellati dalla Cnn sono certi che il Parlamento non ostacolerà l’iter legislativo, dato che gran parte dei membri sono in linea con il regime al governo. Una volta approvato, il disegno di legge arriverà sul tavolo del Consiglio dei guardiani composto da 12 membri. Avranno il compito di assicurarsi che la proposta sia in linea con i valori dell’islam e della Costituzione iraniana. Tuttavia, come ha confermato anche Raeesi, alcune misure sono già «illegalmente esercitate dalle forze di sicurezza». A fine luglio, infatti, a Teheran, la compagnia di assicurazioni Azki ha dovuto chiudere per la diffusione di foto in cui le donne in ufficio non indossavano l’hijab.
This photo resulted in the operations of the insurance company "Azki" being suspended in #Iran.
Why?
Because there are unveiled women in the photo.
Iranian authorities are continuing to penalize companies and individuals to force them to aid the state in enforcing its… pic.twitter.com/5wUemH8tp0
— IranHumanRights.org (@ICHRI) July 31, 2023