Archivio
- Novembre 2024 (39)
- Agosto 2024 (1)
- Dicembre 2023 (73)
- Novembre 2023 (1333)
- Ottobre 2023 (1631)
- Settembre 2023 (1468)
- Agosto 2023 (1417)
- Luglio 2023 (1389)
- Giugno 2023 (441)
- Maggio 2020 (30)
- Marzo 2020 (94)
- Febbraio 2020 (1)
- Gennaio 2018 (10)
L’intelligence belga indaga sull’hub Alibaba nell’aeroporto Liegi
Il principale centro logistico europeo della cinese Alibaba Group Holding aperto presso l’aeroporto merci a Liegi è all’attenzione del servizio di sicurezza statale del Belgio (Vsse) per «possibili attività di spionaggio», informa una nota del Vsse citata dal Guardian. Le autorità belghe stanno esaminando i rischi legati alla presenza della compagnia nello scalo aereo per «rilevare e combattere possibili attività di spionaggio e/o interferenza svolte da entità cinesi tra cui Alibaba», segnala la nota. La presenza di Alibaba «costituisce ancora un punto di attenzione» per il servizio di sicurezza, si rileva, a causa della legislazione che obbliga le aziende cinesi a condividere dati con le autorità e i servizi di intelligence cinesi.
Jonathan Holslag, professore VUB: «Il rischio è che fornisca informazioni in Cina»
Alibaba ha firmato un accordo con il governo belga nel 2018 per aprire un hub commerciale di e-commerce, gestito da Cainiao, che includerebbe investimenti in infrastrutture logistiche. Jonathan Holslag, professore alla Vrije Universiteit Brussel, ha dichiarato al Financial Times che la principale fonte di preoccupazione è che Alibaba, «insieme a un paio di altre piattaforme logistiche che i cinesi hanno proposto ai paesi europei, stia fornendo loro molti spunti nelle catene di approvvigionamento e in eventuali vulnerabilità». Secondo Holslag, esiste anche il rischio che Cainiao, il braccio logistico di Alibaba, possa accedere alle informazioni sui consumatori finali. «La conoscenza degli importanti cambiamenti nei modelli di consumo e la conoscenza della catena logistica sono preziose per la Cina in quanto Paese che cerca di dominare la catena di approvvigionamento», ha affermato. «Respingiamo fermamente le accuse basate su congetture precedenti», ha replicato da parte sua Cainiao in una dichiarazione, in cui si afferma che il gruppo «rispetta tutte le leggi e i regolamenti in cui opera».