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L’India alla conquista della Luna: partita la missione Chandrayaan-3
La corsa allo spazio ha un nuovo protagonista. L’India ha infatti lanciato con successo Chandrayaan-3, la nuova missione con l’obiettivo di far atterrare un rover sulla Luna. Il decollo ha avuto luogo alle ore 11.05 italiane (le 14.30 locali) dal Centro Spaziale Satish Dhawan nel Andhra Pradesh. Seguito da oltre 1 milione di persone su YouTube, è appena il secondo tentativo di Nuova Delhi di eseguire un allunaggio morbido dopo il fallimento del 2019. Il primo lancio nel 2008 infatti ebbe il solo obiettivo di orbitare attorno al satellite, tanto che venne fatto schiantare deliberatamente dopo meno di un anno. Privo di un equipaggio, il rover dovrà raccogliere campioni dal suolo lunare al fine di aiutare a comprenderne la composizione. Entusiasta il presidente Narendra Modi: «Si apre un nuovo capitolo dell’odissea spaziale indiana», ha postato su Twitter. «Porterà in alto i sogni e le ambizioni di ogni cittadino»
Chandrayaan-3 scripts a new chapter in India's space odyssey. It soars high, elevating the dreams and ambitions of every Indian. This momentous achievement is a testament to our scientists' relentless dedication. I salute their spirit and ingenuity! https://t.co/gko6fnOUaK
— Narendra Modi (@narendramodi) July 14, 2023
I dettagli della missione Chandrayaan-3 con cui l’India vuole raggiungere la Luna
Giunto nell’orbita terrestre grazie a un razzo Lvm3 di produzione indiana, Chandrayaan-3 (traducibile dal sanscrito con veicolo lunare) dovrà effettuare diverse nuove accensioni prima di allontanarsi dal nostro pianeta e dirigersi verso la Luna. Per percorrere i circa 300 mila chilometri che ci separano dal satellite ci vorranno circa 20 giorni, con arrivo previsto per il 5 agosto. L’avvicinamento alla superficie richiederà poi altre tre settimane di manovre per raggiungere il Polo Sud, designato per la discesa finale. Se la missione avrà successo, il 23 agosto l’India porterà sul suolo lunare il lander Vikram da 1,7 tonnellate con al suo interno il rover Pragyan, dal peso di appena 26 chilogrammi. A bordo tre differenti strumenti scientifici per valutare la composizione di rocce e sedimenti tra cui spettrometri a raggi X e spettroscopi laser.
Gli scienziati dell’Indian Space Research Organization (ISRO) sperano di aver risolto i difetti della missione Chandrayaan-2, che nel 2019 si concluse con uno schianto per problemi al software durante la discesa. Per questo hanno rivisto completamente diversi aspetti, progettandone gran parte ex novo. Nei quattro anni di preparazione, oltre a modifiche sui programmi informatici di bordo l’ISRO ha rinforzato la struttura e i motori per il controllo dell’atterraggio. Come ha riportato la Cnn, Chandrayaan-3 è costato circa 75 milioni di dollari. In caso di successo l’India diventerà la quarta nazione al mondo dopo Stati Uniti, Cina e Russia a far atterrare un rover sulla superficie lunare. Ancora lontani i progetti per una missione con equipaggio.
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Non solo la Luna, entro il 2030 è prevista una missione verso Venere
Sebbene sia molto indietro rispetto all’Occidente e alla Cina nella corsa allo spazio, l’India sta compiendo passi da gigante. Nel 2014 è divenuta la prima nazione asiatica a raggiungere Marte con la sonda da 74 milioni di dollari Mangalyaan. Entro il 2030, come ha spiegato il presidente dell’ISRO Kailasavadivoo Sivan, gli scienziati di Nuova Delhi sperano di lanciare una stazione spaziale indipendente per rivaleggiare con la ISS e la cinese Tiangong. Le ambizioni però non si fermano all’orbita bassa della Terra, dato che entro la fine del decennio un orbiter potrebbe partire alla volta di Venere.
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