L’esercito israeliano: «Per la prima volta da decenni stiamo combattendo nel cuore di Gaza City»

«Per la prima volta da decenni stiamo combattendo nel cuore di Gaza City». Lo ha detto Yaron Filkelman, comandante del fronte sud di Israele, nel giorno che segna un mese esatto dall’attacco di Hamas del 7 ottobre. «Questa è una guerra complessa e difficile e sfortunatamente ha i suoi costi”, ha aggiunto. Continuano anche i raid aerei di Israele sulla Striscia. L’Idf ha attaccato «terroristi di Hamas che erano sistemati in un palazzo vicino all’ospedale Al-Quds», ha dichiarato il portavoce militare Daniel Hagari, riferendosi alla denuncia dell’organizzazione palestinese di un bombardamento della struttura da parte di Israele. L’attacco, ha spiegato Hagari, «è stato compiuto dall’aria e ha comportato esplosioni in un vicino deposito di munizioni». Secondo la stessa fonte, l’esercito conquistato anche una roccaforte di Hamas nel nord della Striscia. L’agenzia di notizie libanese riporta movimenti attivi di caccia israeliani sui cieli di Beirut.

Combattimenti nel cuore di Gaza City, l’Idf: «Guerra difficile che ha i suoi costi». Gli aggiornamenti sul conflitto Israele-Hamas.
La devastazione di Gaza City (Getty Images).

Oltre 10 mila morti palestinesi, quasi 26 mila i feriti a Gaza

Sono stati registrati finora 4.237 minori e 2.741 donne fra le 10.328 vittime dei bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra. È il bilancio provvisorio diffuso dal ministero della Sanità di Hamas. Quasi 26 mila le persone rimaste ferite.

L’allarme del’Oms: 15 ospedali sui 35 della Striscia non sono più operativi 

Oltre 160 operatori sanitari sono morti in servizio a Gaza dall’inizio delle ostilità il 7 ottobre scorso: lo ha detto in un briefing un portavoce dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo cui quasi la metà degli ospedali della Striscia (15 su 35) non è più operativa.

Il numero due di Hamas ha detto che il 7 ottobre non sono stati uccisi civili

Dal Qatar il numero due dell’ufficio politico di Hamas, Moussa Abu Marzouk, ha negato che nell’attacco a Israele del 7 ottobre siano stati presi di mira civili. In un’intervista alla Bbc, Marzouk ha affermato che il leader dell’ala militare delle Brigate Qassam «aveva ordinato chiaramente ai suoi combattenti non uccidere una donna, non uccidere un bambino e non uccidere un vecchio», e così sono stati «presi di mira» solo «riservisti e soldati».

Combattimenti nel cuore di Gaza City, l’Idf: «Guerra difficile che ha i suoi costi». Gli aggiornamenti sul conflitto Israele-Hamas.
Benny Gantz (Ansa).

Gantz: «Israele non vuole cancellare Gaza»

Benjamin Netanyahu ha annunciato che il suo Paese avrà la «responsabilità generale della sicurezza» della Striscia di Gaza «per un periodo indefinito», una volta terminata la guerra con Hamas. «Abbiamo visto cosa succede quando non ce l’abbiamo», ha aggiunto il premier israeliano. Incontrando abitanti israeliani residenti nella zona che circonda la Striscia, il leader centrista Benny Gantz – ex capo di Stato maggiore appena entrato nel governo di emergenza nazionale – ha spiegato che Tel Aviv «non vuole cancellare Gaza». Ma l’esercito, ha aggiunto, «farà in modo che da là non provengano più minacce».

Razzi dal Libano verso le Alture del Golan

Boati di esplosioni sono stati uditi oggi sulle Alture del Golan contese tra Siria e Israele, in un’area non lontana dal sud del Libano dove è aperto il fronte di guerra tra Hezbollah e l’Idf. Sono stati 20 i razzi lanciati dall’organizzazione paramilitare islamica verso Israele.

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