Le reazioni della politica italiana e internazionale agli attacchi a Israele

Il governo italiano condanna con fermezza gli attacchi a Israele dove, all’alba di sabato 7 ottobre, sono stati lanciati centinaia di razzi dalla striscia di Gaza. Un’operazione rivendicata da Hamas, gruppo politico e paramilitare palestinese, per «mettere fine ai crimini» del Paese ebraico. Che riaccende tensioni mai sopite a cui Tel Aviv ha già risposto con attacchi aerei, richiamando i riservisti e annunciando un contro attacco dal nome «Operazione Spade di Ferro». A poche ore dall’accaduto, sono già molti i politici nazionali e internazionali che hanno espresso la loro posizione sull’attacco.

Da Tajani a Metsola, le reazioni al lancio di razzi in Israele

A esplicitare la posizione italiana in quello che è a tutti gli effetti un nuovo conflitto è stata una nota di Palazzo Chigi, che recita: «Il governo italiano segue da vicino il brutale attacco che si sta svolgendo in Israele. Condanna con la massima fermezza il terrore e la violenza contro civili innocenti in corso. Il terrore non prevarrà mai. Sosteniamo il diritto di Israele a difendersi. Parole simili quelle usate dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha anche ringraziato l’unità di crisi della Farnesina per aver prontamente contattato tutti gli italiani registrati in Israele. Il numero dell’UdC, in caso di necessità, è 0636225.

Tra i primi a esprimersi anche Matteo Salvini, che ha manifestato vicinanza al popolo israeliano parlando di un «violento e vigliacco attacco da parte di estremisti islamici».

Inorridita dall’accaduto la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, che ha condannato «il terrore e la violenza contro persone innocenti».

Sostegno a Israele anche da parte dell’ambasciata degli Stati Uniti a Tel Aviv, che ha condannato «il lancio indiscriminato di razzi da parte dei terroristi di Hamas contro civili israeliani». L’incaricato d’affari Stephanie Hallett ha precisato di essere «in contatto con le autorità israeliane e di sostenere pienamente il diritto di Israele a difendersi da questi atti di terrorismo» e ribadito la posizione statunitense.

Israele unito contro Hamas

Da Israele, dove il premier Benyamin Netanyahu ha convocato una riunione del gabinetto di sicurezza e il ministro della difesa Yoav Gallant ha dichiarato lo stato di emergenza entro un raggio di 80 chilometri da Gaza, il presidente Isaac Herzog ha dichiarato: «Stiamo attraversando un momento difficile. Ringrazio l’Idf, i suoi comandanti e combattenti e tutte le forze di sicurezza e di soccorso e chiedo di inviare parole di incoraggiamento e forza a tutti i residenti di Israele che sono sotto attacco».

Dal canto suo, il leader dell’opposizione Yair Lapid ha reso noto che sosterrà il governo in ogni decisa risposta militare contro Hamas.

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