Archivio
- Agosto 2025 (8)
- Luglio 2025 (42)
- Giugno 2025 (24)
- Maggio 2025 (9)
- Aprile 2025 (80)
- Agosto 2024 (1)
- Dicembre 2023 (73)
- Novembre 2023 (1333)
- Ottobre 2023 (1631)
- Settembre 2023 (1468)
- Agosto 2023 (1417)
- Luglio 2023 (1389)
- Giugno 2023 (441)
- Maggio 2020 (30)
- Marzo 2020 (65)
- Gennaio 2018 (10)
Le mafie puntano al metaverso, Dia: «Attenzione al web»
Il nuovo fronte sul quale puntano le mafie è quello del metaverso. A rivelarlo è la relazione della Direzione investigativa antimafia, che pone l’attenzione sulle piattaforme di comunicazione criptate e, in generale, su internet e darkweb. Il documento, che fa riferimento al secondo semestre 2022, ha presentato un focus proprio sul nuovo scenario «rispetto al quale Europol ha già evidenziato le potenziali criticità». Si sottolinea, infatti, la capacità delle organizzazioni criminali «di cogliere celermente le trasformazioni tecnologiche e dei fenomeni economico-finanziari su scala globale».
«Clan sempre meno violenti, preferiscono investimenti e affari»
Il quadro dipinto dalla Dia è mutato, e molto, rispetto al passato. Sembra infatti che i clan abbiano iniziato a spostare il loro sguardo sugli affari economici e finanziari piuttosto che sulla violenza e le minacce, pur sempre presenti. La Dia, a proposito, ha spiegato: «Nel loro incessante processo di adattamento alla mutevolezza dei contesti, hanno implementato le capacità relazionali sostituendo l’uso della violenza e delle intimidazioni, sempre più residuali, con strategie di silenziosa infiltrazione e con pratiche corruttive». L’organo ha inoltre precisato che le mafie oggi «preferiscono rivolgere le proprie attenzioni sempre più ad ambiti affaristico-imprenditoriali, approfittando della disponibilità di ingenti capitali accumulati con le tradizionali attività illecite. Si tratta di modi di operare dove si cerca sia di rafforzare i vincoli associativi mediante il perseguimento del profitto e la ricerca del consenso approfittando della forte sofferenza economica che caratterizza alcune aree, sia di stare al passo con le più avanzate strategie di investimento, riuscendo a cogliere anche le opportunità offerte dai fondi pubblici nazionali e comunitari (Recovery Fund e Pnrr)».