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L’assemblea dei Rabbini contro Papa Francesco: «Ha accusato sia Israele sia Hamas di terrorismo»
L’assemblea rabbinica d’Italia ha criticato papa Francesco. Secondo i rabbini, il Pontefice ha ricevuto in due incontri separati un gruppo di familiari di ostaggi israeliani in mano ad Hamas e un altro di parenti di palestinesi che vivono a Gaza. E questo, per l’assemblea, equivarrebbe a mettere le due comunità sullo stesso piano.
I Rabbini: «Ha accusato entrambe le parti di terrorismo»
Il consiglio dell’assemblea dei Rabbini d’Italia in una nota ha affermato: «Ieri l’incontro del Papa con i parenti degli ostaggi rapiti da Hamas, da tempo richiesto e sempre rinviato, è stato finalmente possibile perché è stato seguito da un incontro con parenti di palestinesi prigionieri in Israele, così come riportato dal Papa, mettendo sullo stesso piano innocenti strappati alle famiglie con persone detenute spesso per atti gravissimi di terrorismo. E subito dopo il Papa ha pubblicamente accusato entrambe le parti di terrorismo. Queste prese di posizione al massimo livello seguono dichiarazioni problematiche di illustri esponenti della Chiesa in cui o non c’è traccia di una condanna dell’aggressione di Hamas oppure, in nome di una supposta imparzialità, si mettono sullo stesso piano aggressore e aggredito. Ci domandiamo a cosa siano serviti decenni di dialogo ebraico cristiano parlando di amicizia e fratellanza se poi, nella realtà, quando c’è chi prova a sterminare gli ebrei invece di ricevere espressioni di vicinanza e comprensione la risposta è quella delle acrobazie diplomatiche, degli equilibrismi e della gelida equidistanza, che sicuramente è distanza ma non è equa».
Zuppi: «Il Papa non mette tutti sullo stesso piano»
Papa Francesco, dopo gli incontri, ha dichiarato: «Loro soffrono tanto e ho sentito come soffrono ambedue: le guerre fanno questo, ma qui siamo andati oltre le guerre, questo non è guerreggiare, questo è terrorismo. Per favore, andiamo avanti per la pace, pregate per la pace, pregate tanto per la pace». E secondo quanto detto dagli israeliani, una delle frasi del Pontefice sarebbe stata: «Il terrore non può giustificare altro terrore». A difenderlo poche ore dopo dalle critiche dei Rabbini è stato il cardinale Matteo Zuppi. Quest’ultimo ha spiegato che il Papa è «attento» e questo non significa «mettere tutti sullo stesso piano».