La sorella di Giulia Cecchettin: «Filippo possessivo, ho visto un controllo anomalo su di lei»

Continuano senza esito le ricerche di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, i due ex fidanzati scomparsi da Marghera sabato 11 novembre. Nel frattempo, mercoledì i famigliari sono stati convocati in caserma a Vigonovo, dove hanno fornito ai carabinieri tutte le informazioni necessarie per cercare di ricostruire il quadro della vicenda. Rimane ignoto il motivo della fuga, così come non è chiaro se sia stata forzata o condivisa, o se i due ragazzi siano insieme: l’unica cosa che emerge dal resoconto della famiglia di Cecchettin è che Turetta non aveva superato la fine della relazione, e che aveva nei confronti della giovane un atteggiamento possessivo e controllante. Lo ha raccontato Elena Cecchettin, la sorella della ragazza, in un’intervista al Corriere della Sera.

La sorella di Giulia Cecchettin: «Era geloso anche del tempo che passava con me»

Elena Cecchettin, che vive a Vienna dove studia Microbiologia, è molto legata alla sorella, con la quale si sente costantemente, e aveva notato da tempo da un atteggiamento anomalo di Filippo Turetta: «Lui era molto possessivo nei suoi confronti, era geloso anche del tempo che lei passava con me e questa cosa non mi faceva stare tranquilla, soprattutto quando uscivano da soli dopo che lei l’aveva lasciato». Una preoccupazione che aveva portato Elena a «provare a dissuaderla dall’uscire con lui», ma Turetta «le diceva di sentirsi solo, di essere disperato, di non vedere un futuro senza di lei. Io li chiamo ricatti emotivi». E quindi alla fine «Giulia si dispiaceva e accettava. Ma uscire con lui, dopo che in agosto si sono lasciati, non era in cima ai suoi desideri». La sorella della giovane ricorda un episodio in particolare: «Lo scorso febbraio eravamo andate insieme a Milano a un concerto e lui continuava a scriverle. Allora Giulia mi ha dato il telefonino, gli rispondevo di stare tranquillo, di non essere in apprensione che Giulia era con me. Quel fatto mi ha lasciato un po’ interdetta perché ci ho visto un controllo anomalo nei confronti di mia sorella».

«Cerco di essere positiva ma ho paura»

In questo momento difficile, i familiari di Giulia Cecchettin non hanno perso la speranza: «Vorrei che lei avesse scelto di fuggire con lui, per assecondarlo», ha concluso la sorella nell’intervista, «mi auguro che Giulia sia viva e che lo sia anche Filippo. Cerco di essere positiva, mi sforzo di esserlo ma la verità è che ho tanta paura».

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