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La premier estone Kaja Kallas nei guai: i media chiedono le dimissioni
Editoriali apparsi oggi sui tre principali quotidiani estoni – Eesti Pevalhet, Postimees e Ohtuleht – chiedono unanimamente le dimissioni della prima ministra Kaja Kallas. La richiesta arriva sulla scia delle rivelazioni secondo cui Stark logistics, una società di trasporti di cui il marito della premier è azionista, avrebbe continuato fino a oggi a realizzare profitti con la Russia. In un primo momento, Kallas aveva negato di essere a conoscenza dei rapporti dell’azienda con la Russia.
“Estonia’s strongly pro-Ukrainian Prime Minister, Kaja Kallas, came under increasing pressure Friday to resign, after Estonian media revealed her husband’s role in a company that indirectly did business in Russia after the full-scale invasion of Ukraine.” https://t.co/GeNdMvEXiS
— David Soiza (@SoizaDavid) August 25, 2023
Kallas ha negato la fondatezza delle accuse
Giovedì 24 agosto, nel corso di una conferenza stampa, Kallas ha quindi negato la fondatezza delle accuse dichiarando che Stark Logistics avrebbe interrotto la sua attività in Russia nel mese di settembre. La stampa ha tuttavia confutato le dichiarazioni della prima ministra dimostrando che l’azienda sta mettendo in atto un piano di sviluppo dei trasporti verso la Russia. Nonostante i rapporti commerciali di Stark logistics con la Russia non configurino un’infrazione delle sanzioni europee nei confronti della Russia, i quotidiani hanno contestato a Kallas un atteggiamento costantemente evasivo mischiato a palesi menzogne.