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La Gdf sequestra due milioni di euro all’ex body builder Mauro Rozza e ai suoi genitori
È l’ammontare del sequestro effettuato venerdì 28 luglio dalla polizia giudiziaria in quota alla Guardia di finanza della procura a Milano a Mauro Rozza, l’ex campione italiano di body building assolto per totale incapacità di intendere e volere dall’omicidio della moglie uccisa nel 2009 con 60 coltellate, al padre Sergio Rozza e alla madre Antonia Maria Rosa Meanti. Tra i diversi beni, per un ammontare di oltre due milioni di euro, anche 12 immobili tra Milano e Riccione, quattro auto compresa una Ferrari 488 Spider con targa della Repubblica di San Marino, 750.000 euro in contanti trovati in una cassetta di sicurezza e sei orologi di pregio.
L’inchiesta e le accuse
I tre sono indagati, in una inchiesta coordinata dal pm Cristiana Roveda, per aver prosciugato il patrimonio di un’amica di famiglia, vedova di un imprenditore e con gravi problemi psichici tali da essere dichiarata invalida al 100 per cento. Le accuse a vario titolo vanno dal peculato, all’autoriciclaggio e alla frode informatica. Per i tre, il gip Alessandra di Fazio, che ha convalidato il sequestro, ha disposto il divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla parte offesa.