La Fed lascia i tassi fermi ai massimi da 22 anni

La Fed ha lasciato i tassi di interesse invariati ai massimi da 22 anni. Wall Street ha reagito negativamente all’annuncio della banca centrale americana, rallentando. Le piazze finanziarie europee non hanno invece risentito della decisione in quanto già chiuse. Milano ha guadagnato l’1,64 per cento, affermandosi come la migliore d’Europa. La Fed «è impegnata a far scendere l’inflazione al 2 per cento. Senza la stabilità dei prezzi l’economia non funziona per nessuno e non avremo un mercato del lavoro forte», ha detto il presidente, ribadendo che ogni decisione è assunta sulla base dei dati economici.

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I tassi attesi 

Alla fine del prossimo anno i tassi sono attesi al 5,1 per cento, oltre quindi il 4,6 per cento di giugno. Nel 2025 e nel 2026 sono previsti calare rispettivamente al 3,9 per cento e al 2,6 per cento. «Abbiamo deciso di mantenere il costo del denaro fra il 5,25 per cento e il 5,5 per cento», si legge nella nota diffusa al termine della due giorni di riunione. La banca centrale parla di una crescita degli Stati Uniti «solida» e raddoppia le sue stime per il pil 2023 al 2,1 per cento dall’1 per cento previsto in giugno.

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