La Colombia sterilizzerà 20 ippopotami di Pablo Escobar

In principio erano appena quattro, un maschio e tre femmine. Oggi gli ippopotami di Pablo Escobar, che il signore della droga importò in Colombia negli Anni 90, hanno raggiunto i 166 esemplari, mettendo a rischio la salute dell’ecosistema e la sicurezza dei villaggi attorno al fiume Magdalena. Pertanto, come ha annunciato la ministra dell’Ambiente Susana Muhamad, presto partirà un’operazione di sterilizzazione e abbattimento, che affiancherà il trasferimento di alcuni animali all’estero, fra India, Messico e Filippine. «La prossima settimana inizieremo sterilizzando circa 20 ippopotami», ha spiegato la ministra in un comunicato del 2 novembre. «Il processo sarà complesso e costoso, nonché lungo, tanto che impiegherà sette ore per ogni animale». Parlando poi di una corsa contro il tempo, ha sottolineato come l’intero ecosistema colombiano stia soffrendo per colpa di una specie già identificata come invasiva.

Malattie e aggressività, perché gli ippopotami di Escobar sono una minaccia

Secondo le stime di alcuni esperti, come ha riportato il Mirror, gli ippopotami di “Don Pablo” potrebbero diventare mille entro il 2035, se lasciati liberi di riprodursi. Sfruttando un clima umido e caldo, favorevole alla loro sopravvivenza, potrebbero soppiantare o mettere a serio rischio la salvaguardia di tutte le specie autoctone del Sud America. I loro escrementi, infatti, sono altamente tossici e trasportano batteri pericolosi per l’ecosistema locale. «Stiamo lavorando quanto più rapidamente possibile», ha proseguito Muhamad. «Abbiamo tre strategie che dovranno funzionare contemporaneamente». La ministra ha infatti confermato che circa 85 esemplari saranno trasferiti all’estero, di cui 60 in India, 15 nelle Filippine e altri 10 in Messico. «Attenderemo sempre l’autorizzazione del Paese ospitante», ha detto Muhamad, sottolineando un costante lavoro per redigere un protocollo di esportazione.

Gli ippopotami di Escobar in Colombia sono troppi: almeno 20 saranno sterilizzati, altri 85 trasferiti all'estero e alcuni abbattuti.
Un ippopotamo in Colombia (Getty Images).

Alcuni esemplari, il cui numero però non è stato specificato, saranno abbattuti tramite eutanasia. «Si tratta della nostra ultima risorsa, ma dobbiamo considerarla», ha affermato la ministra colombiana. Intanto gli ambientalisti hanno già sollevato una protesta, spiegando come la sterilizzazione sia molto dolorosa per gli ippopotami e comporti seri rischi per i veterinari che devono eseguirla. «Conosciamo i pericoli per i medici e per gli animali», ha concluso Muhamad. «Sappiamo tuttavia che nel Paese disponiamo delle competenze necessarie per la riuscita degli interventi». L’azione di contenimento dei mammiferi africani si rende ancora più urgente per i continui attacchi nei confronti dei pescatori sulla Magdalena. Alcuni esemplari hanno poi invaso i cortili delle scuole, fortunatamente senza danneggiare le strutture o ferire i bambini.

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