La candidatura di Franco al comitato esecutivo Bce e le frizioni Mef-Bankitalia

Sarà Daniele Franco il candidato italiano per l’incarico di membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea, poltrona lasciata vuota da Fabio Panetta, già designato dal governo Meloni per la guida della Banca d’Italia dal primo novembre 2023 in sostituzione di Ignazio Visco. A spingere per Franco, ministro dell’Economia con Mario Draghi, è in particolare il suo successore e attuale inquilino di via XX Settembre, il leghista Giancarlo Giorgetti. Franco, 70 anni, è uno degli economisti più esperti del Paese, avendo ricoperto sia il ruolo di vice governatore della Banca d’Italia sia quello di ragioniere generale dello Stato, un ruolo chiave nella gestione delle finanze pubbliche. La nomina divide però Mef e Bankitalia, che avrebbe preferito Piero Cipollone.

Bce, Giorgetti candida Franco al comitato esecutivo. Mossa a sorpresa del ministro dell'Economia: no a Cipollone.
Piero Cipollone (Imagoeconomica).

Franco era in corsa per la presidenza della Bei

Ragioniere generale dello Stato, direttore generale della Banca d’Italia, ministro del Tesoro. Forte di un curriculum di tutto rispetto, Franco è in realtà anche il nome italiano per succedere (a partire da gennaio 2024) al tedesco Werner Hoyer alla presidenza della Banca europea per gli investimenti (Bei). Per questo incarico, tuttavia, dovrebbe avere la meglio l’altra candidata forte, cioè la spagnola Nadia Calviño, prescelta di Pedro Sanchez che nel caso diventerebbe la prima donna alla guida della Bei. Persa con ogni probabilità la corsa alla Banca europea per gli investimenti, l’Italia vorrebbe almeno conservare il posto alla Bce che sarà lasciato libero da Panetta.

Bce, Giorgetti candida Franco al comitato esecutivo. Mossa a sorpresa del ministro dell'Economia: no a Cipollone.
Giancarlo Giorgetti (Imagoeconomica).

Il sorpasso quando sembrava certa la candidatura di Cipollone

«Lo conosco da parecchi anni e credo sarebbe adattissimo per questo ruolo». Così, in un’intervista di ottobre 2022 al Corriere della Sera, il ministro del Tesoro uscente Franco si esprimeva riguarda al successore Giorgetti. I due sono legati da un rapporto di stima reciproca, cementato durante il governo Draghi, nel quale il secondo era ministro dello Sviluppo economico. Da qui la scelta da parte dell’attuale titolare del Mef, quando sembrava invece certa la candidatura di Cipollone, capace di mettere d’accordo (in linea di massima) Bankitalia e governo, al netto della della vicinanza a Giuseppe Conte, di cui era stato come consigliere economico ai tempi di Palazzo Chigi. A lungo direttore esecutivo Banca mondiale e dal 2020 vice direttore generale della Banca d’Italia, Cipollone ha un curriculum forse meno pesante di Franco, ma ha più esperienza di Franco nei sistemi dei pagamenti, competenza in Bce di Panetta, che infatti avrebbe spinto per lui.

La nomina di Franco alla Bce non è però scontata

Ma a prevalere sarà – hanno riferito al Sole 24 Ore fonti del Mef – la volontà di Giorgetti, che proporrà il nome di Franco al tavolo dei ministri finanziari europei. Non è detto che l’Italia riesca a piazzare il suo candidato nel comitato esecutivo della Bce: i membri vengono infatti scelti con una maggioranza qualificata dal Consiglio europeo, ossia l’organismo che riunisce i leader degli Stati membri dell’Ue. Ma è altamente probabile: al netto di possibili candidature rivali, magari da parte di Paesi che aspirano a contare di più nelle decisioni di politica monetaria di Francoforte, sarebbe strano se alla presidente francese Christine Lagarde e al membro tedesco Isabel Schnabel non si affiancasse un esponente dell’Italia, terza economia dell’eurozona.

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