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Kirghizistan, in arrivo sanzioni dagli Stati Uniti per aver aiutato la Russia
Gli Stati Uniti sono pronti a introdurre misure restrittive nei confronti del Kirghizistan: questo perché attraverso l’ex repubblica sovietica la Russia sta ottenendo prodotti altrimenti soggetti a sanzioni, come i droni di produzione cinese. Lo scrive il Washington Post. Le misure contro il Kirghizistan potrebbero essere varate entro la fine di luglio.
Dall’inizio della guerra le esportazioni dal Kirghizistan verso la Russia sono aumentate del 151 per cento
Dopo l’inizio dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina e le sanzioni che ne sono seguite, il commercio tra la Russia e i paesi dell’Asia centrale è cresciuto in modo anomalo, sottolinea il Washington Post. In generale nel corso del 2022 gli scambi commerciali tra la Russia e i Paesi ex Urss di quest’area geografica sono cresciuti del 63 per cento. Nello specifico, le esportazioni dal Kirghizistan verso la la Federazione Russa sono aumentate del 151 per cento.
Dal Kirghizistan passano merci prodotte non solo in Cina, ma anche negli Usa e in Europa
I droni cinesi sono solo una parte dei prodotti che arrivano in Russia tramite il Kirghizistan. Da qui passano infatti merci prodotte, oltre che in Cina, anche nell’Unione europea e negli Stati Uniti. Secondo uno studio, le importazioni dall’Ue sono aumentate di quasi l’80 per cento dall’inizio del conflitto e quelle dagli Usa addirittura del 140 per cento. Nello stesso periodo, il governo kirghiso ha triplicato le importazioni dalla Cina.
L’ambasciata negli Usa ha assicurato che il Kirghizistan è impegnato nella lotta al commercio illegale
L’ambasciata del Kirghizistan negli Stati Uniti, contattata dal quotidiano statunitense per un commento, ha assicurato che il Paese è fortemente impegnato nella lotta al commercio illegale. L’ambasciata ha anche ricordato che la Federazione Russa è da sempre uno dei principali partner commerciali del Kirghizistan e che sul suo territorio vivono circa un milione di cittadini kirghisi.